Mi piacerebbe riuscire a rendere l'idea delle potenzialità della fitoterapia cinese. I composti che vi si trovano dentro sono piante ben conosciute, la cui sicurezza è certificata dal Ministero della Salute.
Una tradizione antichissima, quella cinese. I primi testi scritti risalgono ai secoli anteriori alla nascita di Cristo. Le ricette, nei decenni, sono state ritoccate e ritoccate fino a renderle piccoli capolavori. Sinfonie in cui l'orchestra suona perfettamente all'unisono. Porto direttamente l'esempio di una delle più famose, Liu Wei Di Huang Wan , Pillole delle sei sostanze con Rehmannia. Si usa efficacemente per alleviare i disturbi della menopausa. Fu concepita dal dottor Qian Yi, nel 1119 d.c. Nella ricetta troviamo due gruppi di sostanze. Le prime tre sono tonici dell'organismo: Shu Di Huang è l'imperatore della formula, potente stimolatore del Rene, che corrisponde alla nostra energia ancestrale, quella che ereditiamo nel DNA e che nella donna in menopausa tende ad indebolirsi. L'imperatore si fa aiutare da shan zhu yu, che tonifica il Fegato, un pò il sistema nervoso, per i cinesi (e le donne in menopausa sanno bene l'effetto che fa ai poveri nervi una vampata); e da Shan Yao, che tonifica la MIlza, cioè permette all'intestino di assorbire bene l'energia dei cibi ed usarla per sostenere Rene e Fegato. La ricetta potrebbe finire qui. Ma nel corso dei secoli, i medici cinesi si sono accorti che oltre a tonificare c'è bisogno di disperdere il calore della vampata ed ecco Ze Xie e Mu Dan. Inoltre tonificare causa ristagno di energia e di umidità ed ecco Fu Ling, un fungo con azione diuretica. Inoltre i rimedi sono accoppiati in modo che ognuno bilanci l'altro, evitando effetti indesiderati: Shi Di Huang è indigesto ed ecco che Ze Xie aiuta la digestione; Shan Zhu Yu riscalda ed allora Mu Dan raffredda; Shan yao e Fu Ling agiscono in maniera complementare sulla Milza. Sei strumenti perfettamente accordati, che suonano elegantemente una melodia che fa bene al nostro corpo.
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Riporto le parole di Ajad:
"Stasera vorrei dirvi che c'è un'idea che procura malessere e che quel malessere non è un nuovo malessere, anche se di questi tempi può essere percepito come più intenso. Quell'idea è che bisognerebbe essere "migliori" da come si è o che le cose dovrebbero essere come vorremmo. Si tratta di una modalità di pensiero vecchia come il mondo, che ha sempre condotto l'uomo a correre dietro una carota che non 'è. E mentre si rincorrono queste idee si perde di vista ciò che c'è: l'insondabile mistero della vita. Ogni attimo di vita è prezioso in se stesso. E vedo in tutti voi un miracolo unico in tutto l'universo, al di là dei saliscendi dell'umore, della stanchezza o quant'altro possiate pensare o credere di voi stessi. Occorre comprendere a fondo questo meccanismo auto sabotante e lasciarlo perdere perché la testa, di suo, va sempre da qualche altra parte a cercare quello che non c'è e in questo modo ci si sfinisce in una lotta inutile. In ciascun essere c'è il miracolo della vita, occorre invece accorgersi di questo, perché la vita è più vasta di tutti i momenti difficili e di tutte le bizzarrie della mente." da Il villaggio di Ajad Facebook E poi riporto le parole di una paziente: "Tu mi puoi aiutare?...ho deciso che basta. Mi faccio schifo". Non si va da nessuna parte fuggendo dalla situazione in cui siamo. Me la ritroverò pari pari spostata di qualche km, di qualche compagno/a, di qualche capoufficio. Il luogo, il momento in cui sono è perfetto. Per me. Per imparare ciò che devo imparare. Imparare adesso. Vivere nell'aspettativa di un cambiamento che ci porterà salvezza è come combattere il buio. Non c'è nulla che possa o debba fare contro il buio. Semplicemente guardo la Luce. Il silenzio, il respiro, lo stare fermi, attenti, ad occhi chiusi che è l'unico modo di guardare nella giusta direzione: è guardare la Luce. Respirare "l'insondabile mistero della vita" è guardare la Luce. Andreina, 50 anni, lavoratrice instancabile, mai un giorno a casa, la colonna ed il riferimento della famiglia, lei assiste tutti e tutti fanno riferimento a lei, nel lavoro , in famiglia.
Una diagnosi che è una scudisciata e si ritrova nei cicli di chemioterapia. Fragile, finalmente fragile. Bisognosa lei di assitenza, ridisegna la sua vita. Scende dal treno in corsa e comincia a chiedersi dove porta quel treno, in realtà. Si accorge che lasciarsi accudire è una lezione. Che vale quanto accudire. L'Amore del Gesto. Oggi sei al di qua della mano tesa, domani sei al di là. E sei sempre nello stesso luogo: l'Amore. Si accorge che vuole occuparsi di cose, di leggere libri che ad altri non interessano, come prima non interessavano a lei. E che l'appuntamento dall'estetista, i problemi di parcheggio in condominio, le incomprensioni sul lavoro hanno un peso vicino allo zero, ora. Si accorge che vede i miracoli. Il proprietario di casa, uomo con fama di avido, che, da solo, senza alcuna richiesta, decide di condonare loro sei mesi di affitto, vista l'emergenza economica attuale. E mentre suo marito già corre al prossimo problema e poi correrà al prossimo ancora, dando per scontato questo piccolo miracolo, lei si ferma e lo medita con gratitudine. Ora lo sa fare. Si accorge del valore della resa. Quando non c'è veramente nulla che puoi fare, impazzisci e ti disperi. O, a volte, rinsavisci ed accogli. Accogli che un tumore è un compagno di viaggio e non un nemico da uccidere. Che se lo uccidessi, morirebbe anche un pezzo della tua storia. Quella che ti ha portato ad essere chi sei. Imperfetta perfezione. Cosa fa la malattia? E' possibile ad un certo punto che si trasformi in bene-ttia (Drssa E. Poli)? E' un livello di coscienza, di consapevolezza che sarebbe salutare raggiungere senza arrivare lì, al confine. Sarebbe sufficiente essere consapevoli che siamo mortali, che abbiamo un tempo finito, una scadenza al viaggio. E vivere di conseguenza. Non posticipando, non reprimendo, non focalizzando solo la superficie e l'effimero. Quando ammetterò che "stipendio" e "pensione" non è ciò che dovrei chiedere al mio lavoro? Quando dirò a mia moglie che nutro affetto infinito per lei, e gratitudine, e così sarà sempre, ma non posso, nel cuore, più chiamarla Amore? Quando smetterò di distrami in amanti, partite di calcio, complotti e contro-complotti dall'unica domanda che conta: chi sono? La vita non ci vuole necessariamente sani. Non ci vuole necessarimente felici. Ci invita a crescere. Alternando carezze e sportellate. Secondo il nostro bisogno, anche se non sappiamo riconoscerlo. Nei problemi di insonnia, non ci sono scorciatoie: i farmaci sono una chimera.
Dopo poco tempo perdono di efficacia. Non solo: si crea una dipendenza sia fisica che psichica da cui è difficile recuperare. Inoltre, a lungo tempo, le probabilità di danni neurologici sono più alte (demenza, possibilità di cadute accidentali). E allora? Allora lavoriamo su di noi. Dietro l'insonnia convergono molti fattori. Ci possono essere cattive abitudini (lavorare o cenare in tarda ora; una dieta "pesante"). Molto spesso c'è ansia. Ansia di non dormire, innanzitutto, anche se in realtà si dorme molto più di quanto non ci si rende conto. E comunque le ore necessarie al nostro corpo non sono così tante come crediamo. Però non dormire genera ansia e l'ansia non fa dormire, in un circolo vizioso. Alcune tecniche sono utili. Una corretta respirazione, soprattutto. Lavorare sul proprio respiro alcuni minuti al giorno cambia radicalmente l'approccio al sonno. In special modo per uscire dai pensieri circolari, trappole che tutti noi conosciamo bene. Una grossa mano può darla l'agopuntura. Per calmare la mente, lo Shen secondo la tradizione cinese, si può agire sul meridiano di cuore e quindi utilizzare punti del polso. Anche Yintang, "terzo occhio" della tradizione Indu' è tranquillizzante. Se è lo Hun ad essere agitato (incubi, risvegli notturni) si agisce sull'organo Fegato con punti dei piedi e dietro l'orecchio, Anmian (sonno sereno in Cinese, vorrà dire qualcosa). Per chi tollera poco gli aghi, esiste la possibilità di posizionare minuscoli magnetini o semini in alcuni punti dell'orecchio, ad esempio in Shen Men (porta della mente in Cinese). Oppure utilizzare preparati naturali della fitoterapia cinese, il Triticum o la Giuggiola Cinese, ad esempio. Essere Bene significa cambiare la propria Vita. Senza scorciatoie. Summary: For anxiety and sleeplessness, acupuncture (shenmen, anmien, yintang), together to correct life habits, are extremely useful. Also auricolotherapy and chinese herbs can help us. Yoga techniques about breathing are suggested. Benzodiazepines drugs are pointless and dangerous in long term. Thank you to doctor Hanh Le for the beautiful pix. |
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July 2024
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