Terapia domiciliare in corso di infezione da COVID-19? Quello che sappiamo a tutt'oggi, dopo che studi clinici sono finalmente disponibili. Fortunatamente la maggior parte dei casi possono essere curate a casa come si farebbe con un'influenza. Il ricovero è necessario solo se insorgono complicanze. La complicanza NON è dettata da quel marchingegno chiamato saturimetro la cui affidabilità lascia a desiderare. La complicanza è soprattutto una peggiorativa difficoltà a respirare, per cui è bene consultare il medico, indipendentemente dalla saturazione. Il ruolo della clorochina è superato. La maggior parte degli studi non ne riportano beneficio e tutti ne confermano la tossicità (disturbi visivi e soprattutto arresto cardiaco). L'azitromicina è un farmaco più maneggevole, ma rimane comunque un antibiotico (pur possedendo proprità anti-infiammatorie in senso lato, di suo non funziona sui virus, come sembrano confermare gli studi clinici). E' utile nel sospetto di una polmonite batterica che complichi l'infezione da COVID. E questa è una diagnosi delicata, persino per un medico. Da segnalare che anche l'azitromicina può causare aritmie cardiache. Circa l'eparina, l'uso è utile per contrastare il rischio trombosi che si associa all'infezione virale. L’AIFA ha raccomandato l' uso a basso dosaggio profilattico: in pazienti con infezione respiratoria acuta allettati o con ridotta mobilità, in assenza di controindicazioni. Sia a pazienti ricoverati sia a pazienti gestititi a domicilio. L'uso a tappeto per tutti pazienti non è raccomandato. Le complicanze possibili sono di tipo emorragico, anche gravi. Il cortisone si è rivelato sicuramente utile, ma nelle forme gravi, dove l'infiammazione prevale sull'infezione. Usato nelle forme lievi o precocemente , essendo immunosoppressore, ci indebolisce ,bloccando la risposta del sistema immunitario al COVID. Se qualcuno lo sta già assumendo per altre patologie, comunque non va interrotto in caso di COVID. Sull'uso di anti infiammatori non steroidei (tipo ibuprofene) e paracetamolo non ci sono dati sicuri. Sono in corso revisioni dei dati. Al momento sono consigliati con cautela all'occorrenza. Interessante è il potenziale dell'aspirina (acido acetilsalicilico), il quale ha anche effetto anti trombotico, oltre che anti infiammatorio e quindi potrebbe essere doppiamente utile. Infatti nel novembre 2020 è iniziata la valutazione dell’acido acetilsalicilico nei pazienti con COVID-19 nell’ambito dello studio RECOVERY. Il principale esito che RECOVERY valuterà è la mortalità dopo 28 giorni. Si prevede che almeno 2.000 pazienti saranno trattati con 150 mg di acido acetilsalicilico al giorno oltre al normale standard di cura, e i risultati saranno confrontati con almeno 2.000 pazienti che riceveranno solo lo standard di cura. In sintesi posso solo dire cosa farei io, per me stesso, in caso di COVID. Utilizzerei vitamina C ad alto dosaggio, bevendo molto, che in letteratura scientifica si è dimostrata utile nelle polmoniti virali, sebbene in piccoli studi datati. Utilizzerei anche la vitamina D, in realtà da iniziare prima in profilassi, in quanto esistono ormai diversi studi che dimostrano come il COVID sia più pericoloso in coloro che hanno livelli bassi nel sangue di tale vitamina. Utilizzere un omeopatico in base ai sintomi (spesso arsenicum o gelsenium o bryonia). In India, dove l'omeopatia è utilizzata tanto, in quanto molto economica, sono stati riportati risultati interessanti. Associerei un fitoterapico della medicina tradizionale cinese (la quale si è rivelata molto utile nell'epidemia cinese): Sang Ye (Morus alba L.) , Xing Ren (Prunus armeniaca L.) , Gua Lou Ren (Trichosanthes kirilowii Maxim.) , Tian Men Dong [Asparagus cochinchinensis (Lour.) Lian Qiao [Forsythia suspensa , Jin Yin Hua (Lonicera japonica Thunb.) ,Bo He (Mentha piperita L.) foglia, Gan Cao (Glycyrrhiza uralensis Fisch. ex DC.) radice sono alcune erbe che possono aiutare in caso di infezioni respiratorie con febbre. In caso di febbre molto alta con dolori diffusi, utilizzerei l'acido acetilsalicilico, farmaco antico e ben collaudato (però attenzione allo stomaco) . Rimanete collegati: la pandemia, come la vita, è in continuo aggiornamento. La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma provare a ballare sotto la pioggia. (Vivian Greene)
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I probiotici sono finalmente riconosciuti come utili e più che utili, anche da studi scientifici rigorosi.
La società dei medici di famiglia americani ne riconosce il valore assoluto (evidenza clinica molto forte) per evitare la diarrea in corso di terapia antibiotica nell'adulto e nel bambino (T. Wilkins, Am Fam Physician. 2017 Aug 1;96(3):170-178.). Inoltre: - Il bifidobacterium longum BB536 ha dimostrato efficacia nell'ipercolesterolemia moderata e ci sono dati suffragati che i probiotici possano ridurre il rischio di malattia cardiovascolare - nei bambini, i probiotici possono alleviare l'allergia al latte; posso migliorare la dermatite atopica - Lattobacilli e Bifidobatteri sono d'aiuto nell'ansia e nella depressione - Diversi studi concordano sul miglioramento del controllo glicemico nel diabete tipo 2 - Alcuni studi ne consigliano l'utilizzo nell'obesità I nostri piccoli amici sono parte di noi. Prendiamocene cura, come loro fanno con noi. "Beati quelli che desiderano ardentemente ciò che Dio vuole, perché Dio esaudirà i loro desideri." Matteo, cap 5. Bella fregatura. Così non posso desiderare un bel niente,allora. E come faccio a sapere ciò che Dio desidera? Mica posso chiederglielo. O si?
La filosofia Yoga parla di Santosha. Stare in quello che c'è, accogliere senza volere aggiungere niente di proprio, neanche il giudizio. Il mondo ci manda tutto. Ciò che piace e ciò che non piace. Ci manda cose impegnative e ci manda cose addirittura terribili. Non ci viene chiesto di rimanere indifferenti. Di distaccarci in maniera stoica. Ci viene chiesto di non reagire. Di non giudicare. Di considerare che ciò che arriva, arriva per farci da specchio, in maniera che possiamo interrogarci. Arriva per insegnarci qualcosa di noi stessi. Questo è Accogliere. Dalla posizione di "accoglienza" è possibile la libertà: scegliere di non fare nulla o di fare qualcosa, in linea con la propria Verità. Di fare qualcosa, nell'assenza di aspettativa. Ciò che farò sarà per me stesso, per rispondere alla mia esigenza di Verità, per essere me stesso. Non mi aspetto plauso, sostegno, riconoscimento. Dalla posizione di "reazione", non c'è alcuna libertà. Ogni reazione, anche quella più appropriata e plausibile ad una palese ingiustizia, ha zero gradi di Libertà. "Conoscerete la Verità e la Verità vi farà liberi" dice San Giovanni. Ed è la Verità, quella che ricerchiamo nel Silenzio della nostra Meditazione. |
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October 2024
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