La Salus, per i latini, era qualcosa in più della salute fisica. Riguardava un progetto personale di evoluzione e crescita, di integrazione sempre maggiore tra le diverse parti dell’organismo, fino alla consapevolezza di essere Uno, al di là di ogni pretesa frammentazione di mente e corpo e anima.
Si tratta di trovare un nostro posto in equilibrio all’interno dell’equilibrio naturale. In sintesi vivere nella maniera “sana”, cioè conforme ai principi di Natura.
Mangiare ciò che ci fa bene, frequentare chi ci fa bene, lavorare nella maniera più consona alla nostra natura. Non "essere" in funzione del proprio passato, nè in preoccupazione per il proprio futuro.
Benessere è Essere Bene.
In armonia con gli esseri viventi che ci circondano.
Il “posto giusto”, già.
Quello che sentiamo nel Cuore, quando riusciamo ad abbassare il volume del rumore mentale.
Quando il domandare incessante della mente, cessa.
E la malattia?
Per qualcuno non ha senso, se non rabbia e paura. Per qualcuno diventa una spinta a cambiare, a venire in contatto con le parti più vere e preziose del Se’. Guarire significa ricordare chi sono, la mia Essenza, dice la dott.ssa Erica Poli
Sta a chi ne è attraversato, ed ovviamente al terapeuta che lo affianca nel percorso, tentare di collocare la storia di malattia nell’ambito giusto, modularla, interrogarla ed, alla fine, se è Tempo, riuscire ad andarne oltre. Oltre il concetto di salute-felicità, che presuppone comunque quello di malattia-infelicità. Oltre. Verso ciò che Cristo, sulla Montagna, chiama Beatitudine.
Si tratta di trovare un nostro posto in equilibrio all’interno dell’equilibrio naturale. In sintesi vivere nella maniera “sana”, cioè conforme ai principi di Natura.
Mangiare ciò che ci fa bene, frequentare chi ci fa bene, lavorare nella maniera più consona alla nostra natura. Non "essere" in funzione del proprio passato, nè in preoccupazione per il proprio futuro.
Benessere è Essere Bene.
In armonia con gli esseri viventi che ci circondano.
Il “posto giusto”, già.
Quello che sentiamo nel Cuore, quando riusciamo ad abbassare il volume del rumore mentale.
Quando il domandare incessante della mente, cessa.
E la malattia?
Per qualcuno non ha senso, se non rabbia e paura. Per qualcuno diventa una spinta a cambiare, a venire in contatto con le parti più vere e preziose del Se’. Guarire significa ricordare chi sono, la mia Essenza, dice la dott.ssa Erica Poli
Sta a chi ne è attraversato, ed ovviamente al terapeuta che lo affianca nel percorso, tentare di collocare la storia di malattia nell’ambito giusto, modularla, interrogarla ed, alla fine, se è Tempo, riuscire ad andarne oltre. Oltre il concetto di salute-felicità, che presuppone comunque quello di malattia-infelicità. Oltre. Verso ciò che Cristo, sulla Montagna, chiama Beatitudine.
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