Mangiare cibo spazzatura aumenta il rischio di demenza, mangiare sano protegge contro la demenza. E' quanto emerge da uno studio che ha seguito migliaia di pazienti per più di dieci anni. Chi si ciba dei cosiddetti cibi ultraprocessati è fortemente più a rischio di chi "esagera" con frutta e verdura. Attenzione a bottigliette o lattine di più o meno famose bevande zuccherate, barrette dolci, patatine, cibi confezionati, come gelati, caramelle, cereali zuccherati, hamburger, pizzette, hotdog...
Studio pubblicato on line su Neurology, 22 maggio 24. Observations from a large cohort of adults followed for more than 10 years suggested that eating more ultraprocessed foods (UPFs) may increase the risk for cognitive decline and stroke, while eating more unprocessed or minimally processed foods may lower the risk. "The first key takeaway is that the type of food that we eat matters for brain health, but it's equally important to think about how it's made and handled when thinking about brain health," study investigator W. Taylor Kimberly, MD, PhD, with Massachusetts General Hospital in Boston, told Medscape Medical News. "The second is that it's not just all a bad news story because while increased consumption of ultra-processed foods is associated with a higher risk of cognitive impairment and stroke, unprocessed foods appear to be protective," Kimberly added. The study was published online on May 22 in Neurology.
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La spalla è un articolazione favolosa, ci concede gradi di movimento incredibilmente complessi. Spesso non realizziamo quanto essa sia un capolavoro di biomeccanica fino a che non insorge un problema.
"L’efficacia dell’agopuntura nella capsulite adesiva (spalla congelata/ periartrite scapolo omerale)L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) la fa rientrare nel gruppo delle “Malattie, sintomi o condizioni per cui gli studi hanno dimostrato l’efficacia dell’agopuntura”. Cosa dice la ricerca: agopuntura per ridurre il doloreUna review del 2020, che include 13 lavori e oltre 900 pazienti, conclude che l’agopuntura può essere considerata una metodica sicura ed efficace nel ridurre il dolore, ripristinare la funzione articolare e il range di mobilità nei pazienti affetti da spalla congelata nel breve e medio termine. (1) Lo studio: associare la fisioterapia all’agopunturaUno studio controllato e randomizzato su 35 pazienti ha confrontato l’efficacia della sola fisioterapia (22 pazienti) con la fisioterapia associata ad agopuntura (13 pazienti). Entrambi i trattamenti hanno avuto una durata di 6 settimane, con sedute bisettimanali di fisioterapia, associata o meno ad agopuntura. Tutti i pazienti avevano un programma di esercizi da eseguire a domicilio. I pazienti sono stati valutati prima del trattamento, al suo termine e dopo ulteriori 14 settimane di follow-up da un osservatore esterno, a cui non era noto a quale dei due gruppi era stato assegnato il paziente, tramite la Constant Shoulder Assessment, una scala che include parametri soggettivi (dolore e attività quotidiane) e oggettivi (valutazione motilità e forza). Sia alla sesta che alla ventesima settimana il miglioramento complessivo è stato superiore nel gruppo sottoposto all’associazione dei due trattamenti, senza differenze significative nell’uso di anti-infiammatori. (2) Un ulteriore studio conferma l’efficacia dell’agopuntura associata alla fisioterapia per trattare la spalla congelataAd analoghe conclusioni giunge un altro studio in cui 75 pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi: agopuntura (30 pazienti), fisioterapia (30 pazienti) e agopuntura associata a fisioterapia (15 pazienti). I trattamenti hanno avuto una durata di 4 settimane, con fisioterapia effettuata 5 volte a settimana e agopuntura bisettimanale. Sono stati valutati, a metà e a fine trattamento: dolore, sia statico che durante movimento, mobilità attiva epassiva, e qualità di vita tramite il questionario Short Form-36. Tutti i pazienti hanno mostrato un miglioramento nella qualità di vita, il dolore è stato meglio controllato dall’agopuntura, mentre la fisioterapia è stata maggiormente efficace sulla motilità. Tuttavia i migliori risultati sono stati osservati nel gruppo sottoposto ad entrambi i trattamenti. (3)" di Edi Prandi, https://www.sowen.it/centro-medico/2024/05/13/il-dolore-alla-spalla-e-lefficacia-dellagopuntura/
Da Drssa Edi Prandi, http://www.sowen.it
"Prurito al naso, starnuti, naso chiuso e che cola possono essere sintomi non di un semplice raffreddore, ma di una rinite allergica. La rinite allergica è un’infiammazione della mucosa nasale causata da sostanze, dette allergeni (polline, polvere, muffa o peli di animali) che, in soggetti predisposti, provocano una risposta anomala del sistema immunitario. Di conseguenza ci sarà un rilascio di sostanze (es. istamina) responsabili dell’infiammazione della mucosa del naso e dei conseguenti sintomi. A seconda dell’allergene in causa può essere stagionale o cronica. La rinite allergica può associarsi a congiuntivite con lacrimazione, arrossamento e prurito agli occhi. Nei casi più gravi l’ostruzione nasale può causare cefalea, difficoltà di concentrazione e peggioramento della qualità del sonno. La diagnosi si basa, oltre che sulla sintomatologia riferita dal paziente, sui test (come il prick test cutaneo) che permettono di individuare gli allergeni responsabili della rinite. Per alleviare i sintomi vengono di solito prescritti farmaci antistaminici topici (sotto forma di spray nasali) o da assumere per bocca. Se il disturbo è moderato/grave agli antistaminici si possono associare steroidi topici nasali e, in caso di naso molto chiuso, un breve ciclo di decongestionanti nasali. Esiste poi la possibilità dell’immunoterapia, tramite vaccini somministrati per via sottocutanea, nasale o sublinguale. L’OMS riconosce l’agopuntura come trattamento efficace per la rinite allergicaLa rinite allergica fa parte delle malattie, sintomi o condizioni per i quali l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) considera dimostrata l’efficacia dell’agopuntura. Anzi, tra le patologie respiratorie, ne rappresenta una delle principali indicazioni. Un articolo del 2013 espone gli svariati meccanismi antinfiammatori, tra cui quello antistaminico, esercitati dall’agopuntura, che spiegano la sua efficacia in questa patologia. (1) Una review del 2015 che prende in considerazione 13 lavori, con oltre 2300 pazienti studiati, conferma che l’agopuntura riduce in modo significativo i sintomi respiratori e l’utilizzo di farmaci. Tre lavori hanno misurato il livello di IgE (la classe di immunoglobuline che si alza nelle allergie) e ne hanno riscontrato una significativa diminuzione nei pazienti trattati con agopuntura. (2) L’utilizzo dell’agopuntura sui pazienti che vogliono evitare l’uso dei farmaciNello stesso anno, le linee guida dell’American Academy of Otolaryngology – Head and Neck Surgery, hanno incluso l’agopuntura tra i trattamenti che si possono proporre ai pazienti, particolarmente a chi non volesse sottoporsi a terapia farmacologica. I benefici citati dagli autori per giustificare tale indicazione sono: l’agopuntura rappresenta una alternativa efficace alle terapie mediche nella riduzione dei sintomi, può allinearsi più strettamente con i valori del paziente, migliorare la qualità della vita, evitare l’uso di farmaci e potenziali effetti collaterali. (3)" BIBLIOGRAFIA
La dottoressa Edi Prandi del centro studi So Wen riporta uno studio interessante https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35941599/:
"Già nel 1998 l’Acupuncture Consensus Panel of the United States National Institutes of Health (NIH) asseriva che l’agopuntura può essere utile come trattamento di supporto, o accettabile alternativa, o parte di un programma di gestione completo nella terapia delle dipendenze, quale è quella da nicotina. In un recente studio multicentrico, 28 fumatori sono stati sottoposti a 8 settimane di trattamento bisettimanale con agopuntura + auricoloterapia (posizionamento di semi di vaccaria su specifici punti localizzati sull’orecchio, in modo che il paziente potesse stimolarli mediante digitopressione 3-5 volte al giorno). Il periodo di trattamento è stato seguito da un follow-up di 16 settimane. Al termine del trattamento il 37% dei pazienti aveva smesso di fumare e alla fine del periodo di follow-up tale percentuale era salita al 47%. Tra coloro che non erano riusciti a smettere il 69% aveva ridotto il numero di sigarette fumate giornalmente. I soggetti che avevano smesso di fumare presentavano anche una netta riduzione della dipendenza da nicotina, indagata dal Fagerström Test for Nicotine Dependence. Non si sono osservati effetti collaterali. Conclusioni: La combinazione di agopuntura e auricoloterapia può essere di aiuto a coloro che vogliono smettere di fumare, o almeno contribuire a ridurre il numero di sigarette fumate e la dipendenza da tabacco." Commento personale: 16 settimane non sono tutta la vita. Il fumo ha a che fare con pulsioni profonde e se le motivazioni a smettere non sono più che forti è difficile avere risultati anche a medio termine https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32416946/. La volontà di cambiamento, l'evoluzione verso una forma più compassionevole di prendersi cura di sè stessi sono la chiave. Strumenti come il supporto psicologico possono aiutare. Un approccio profondo e ampio sul proprio stile di vita, come lo Yoga e il Qi Kung possono fare la differenza. |
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