[La medicina tradizionale cinese afferma che la vita è possibile grazie al fluire ordinato dei soffi, e quest’ultimo viene mantenuto con movimenti del corpo ben regolati, con un’alimentazione sana e regolare e con il dominio delle emozioni.
Nel pensiero cinese la vita dell’uomo si svolge tra Cielo e Terra. Il Cielo, che ha l’iniziativa di dare la vita, penetra la Terra, i cui soffi si concentrano per costruire le forme corporee, ciascuna secondo la propria specie. Il Cielo e la Terra si incontrano, il loro punto di incontro è il Cuore. Il Cuore svolge un ruolo fondamentale nella medicina cinese in quanto sede dello Shen, la Coscienza di Se'. “Il Cuore ha la carica di Signore e di Maestro; da lui emana lo splendore degli Shen. Quando il Signore diffonde la sua luce, i sudditi sono tranquilli, ma se non diffonde la sua luce, i suoi ministri sono in pericolo”. (SuWen cap. 8). Il Cuore, per accogliere gli Shen, deve essere vuoto. Il termine “vuoto” ha un particolare significato per la tradizione taoista:il Tao dice "Con una zolla di argilla si modella il vaso, questo vuoto del vaso ne permette l’uso” . Il Cuore, per poter accogliere lo Shen, non deve essere ingombrato da ansia, agitazione, preoccupazione, ossessione, solo un Cuore in pace, ossia vuoto, potrà accogliere i Soffi vitali. Anche i preconcetti, i giudizi, le credenze che si sono formate dentro di noi lentamente o abbiamo ereditato, ingombrano il Cuore, nel suo compito di mantenere l'Armonia tra CIELO - la Verità, il Divino, i nostri Sentimenti più alti - e TERRA - l'Amore, la Bellezza e anche la brutalità a volte del Creato] (Liberamente tratto da Michela Tresoldi, Olos e Logos, Inverno 2017-2018). La moderna psicologia traduce tutto ciò col termine di Relisienza. Resilienza è due parti. La prima consta nell'accogliere in maniera attiva ciò che l'Esistenza ci offre ogni giorno, senza resisterle, lasciando andare lo sforzo di mantenere un tanto razionale quanto innaturale status quo. Da ciò che arriva noi abbiamo da imparare, sempre. Anche quando non ci piace o ci fa soffrire. Per quale altro motivo siamo qui? La seconda parte, come già ben conosciuto in medicina cinese, consta nell'attenzione al non trattenere. La rabbia, la paura, la tristezza, come la passione sono emozioni naturali, a patto di non lasciare che fissino dimora stabilmente nel nostro cuore. Ciò che entra va lasciato uscire affinchè il vaso si svuoti per poter tornare a riempirsi, in un crescendo di evoluzione personale. L'agopuntura ed il Qi Kung, nella tradizione cinese, così come lo yoga e la meditazione, in quella indù ( ma non meno la Preghiera del Cuore nella tradizione cattolica) ci aiutano a camminare lungo questa Strada, la via dell'ESSERE BENE.
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"Noi consideriamo tranquilli i periodi che intercorrono tra un disagio ed un altro, tra un problema ed un altro. Confondiamo la tregua con la Pace, scambiamo la pace dei sensi per la Pace nel Cuore....la nostra illusoria tranquillità è sempre dipendente dalle condizioni esterne, in balia del prossimo imprevisto". (Massimo Bianchi)
Accettiamo la distinzione tra fortunati e sfortunati, su questa terra, e così facendo decretiamo irremediabilmente la nostra infelicità. Eppure uomini prima di noi hanno raggiunto gradi di conoscenza profondi, si sono avvicinati a verità che la cultura contemporanea neanche prende in considerazione. Nella Bibbia, nel Corano, nei testi Buddisti e nei Veda indù sono scritte parole univoche, che spingono tutte nella stessa Direzione. "Vi lascio la Pace, vi dò la mia Pace, non come la dà il Mondo, io la dò a voi" (Giovanni 14,27) Noi nutriamo aspirazioni, abbiamo desideri, ma "il Padre sa ciò di cui avete bisogno, prima ancora che glielo chiediate" (Matteo 6,8). E allora perchè non veniamo esauditi? Perchè non ci vengono concesse salute, fortuna, successo? La Vita ci spinge verso un altro piano di considerazione, ad una evoluzione alla Consapevolezza. Lo fa a volte in maniera dolorosa. Ma l'Esistenza ci ama in una dimensione profonda, in cui l'evoluzione viene prima della conservazione. "In effetti noi otteniamo sempre ciò di cui abbiamo bisogno, ma questo non coincide affatto coi nostri desideri" (M. Bianchi). Corporei o psichici. La "malattia" da cui Dio (o la Vita, se preferiamo) vuole guarirci è il giudicare coi sensi, in vista di un ritorno pratico. Soldi, successo, salute finiranno. Finiranno per i i ricchi e per i poveri, per i VIP e per i falliti, per i sani ed per i malati. Ad una Madre non interessa di sapere il proprio figlio ricco; lo vuole felice. All'Esistenza non interessa il nostro benessere, interessa il nostro Essere Bene, in armonia con le leggi della Vita e del nostro Cuore. "Essere costantemente in uno stato di Comunione ed Innamoramento. Il resto è applicazione tecnica" (M. Bianchi) Ogni giorno contiamo 1440 minuti.
Ne passiamo 480 a dormire. 480 a lavorare. 150 per occuparci del cibo. 20 per igiene personale. Almeno 120 in faccende collaterali da sbrigare. Forse 60 alla televisione? Forse 60 al cellulare? Tutto questo si azzererà l’istante successivo alla nostra morte, anche facciamo di tutto per dimenticarcelo… Ne restano 70. E se ne usassimo 7 per qualcosa di inutile e straordinario? Lo 0,49% del nostro tempo usato per stare in Silenzio. Seduti, guardarci dentro. Vedere ciò che c’è di “Essenziale” nella nostra vita. L’Amore, la Passione, l’Impegno, la Dedizione, la Gioia che sono nella nostra giornata. Sotto forma di persone, di attività, di silenzi, di letture, di situazioni. Ciò che una parte di noi già sa, ci sopravviverà. Al di là di Facebook, Equitalia, il Capo Ufficio, l’auto nuova, il TG1 e le litigate col vicino, ci sopravviverà. Qualcuno potrebbe chiamarlo meditazione. Se così fosse, sappiamo che stiamo spendendo sette “inutili” minuti in salute. Quello pubblicato in foto è solo l’ultimo ( maggio 2018) dei numerosi lavori scientifici su come questa pratica quotidiana aiuti a ESSERE BENE. L'Omeopatia è un modo di curare nel senso di "prendersi cura" che può essere usato in diverse modalità.
In quella più elementare, cura i sintomi delle malattie, utilizzando rimedi (cioè sostanze naturali) che presentano sintomi simili alla malattia, se assunti in un soggetto sano. Arsenicum Album, ad esempio, è un veleno ben conosciuto. Quando assunto per bocca causa un'intossicazione caratterizzata da grande agitazione, nausea, vomito, diarrea e sensazione di freddo, con desiderio di calore. Questi sono spesso anche i sintomi delle forme influenzali che colpiscono stomaco ed intestino, in periodo invernale. Ed ecco allora che Arsenicum Album può essere utilizzato efficacemente in queste condizioni, sotto forma di farmaco omeopatico, quindi così diluito da non causare proprio alcun danno all'organismo, in quanto spesso neppure presente a livello molecolare nel farmaco omeopatico. Come fa a funzionare? Il meccanismo non è quindi certamente chimico. Semmai fisico. E' come se l'acqua mantenesse una potente memoria della sostanza con cui viene a contatto e ne trattenesse le informazioni per renderle disponibili quando necessario, come nel caso del farmaco omeopatico Arsenicum Album, utilizzato per una gastroenterite da virus influenzale. Ma c'è di più..... Utilizzando diluizioni molto alte (quindi non più sostanza, ma tanta "memoria") è possibile agire a livello profondo, psichico e somatico. Ecco che allora Arsenicum Album può essere adatto a quelle persone che hanno bisogno di "controllare" tutti i frangenti della propria vita, vivendo quindi in una condizione di tensione continua, spesso accompagnata da paure e sintomi intestinali. Come accade spesso nella colite spastica o colon irritabile. In questa maniera, l'omeopatia dà una chance di cambiamento abitudinale che si traduce in maggior comfort. E' come se la persona riuscisse ad indossare più comodamente un abito che prima invece gli calzava in maniera fastidiosa. Un modo per Essere Bene, quindi. In attesa, forse, di dismettere il vecchio abito per scoprire cosa c'è sotto... |
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