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L'autunno della Vita....

8/29/2020

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Terza età, autunno della della vita. Menopausa nella donna , ma anche andropausa nell'uomo.
Energia che viene meno a tutti i livelli, dolori alle ossa e alle articolazioni, secchezza; vampate nella donna e qualche disturbo ad urinare nel maschio.
Nella donna c'è la possibilità di una sostituzione ormonale, con tutti i problemi che questo può comportare alla salute. Nel maschio, proprio nulla.
La medicina cinese ci dà una mano in modo naturale, tonificando il Jing, che corrisponde alla nostra energia vitale. Questa viene meno con gli anni, ma è possibile conservarla meglio possibile. Uno stile di vita sano, il movimento, l'alimentazione. E due perle di ricette. 
LIU WEI DI HUANG WAN, la pillola dei sei sapori con Rehmannia, è una ricetta con tradizione antichissima, datata al 1119. Nutre la femminilità, quella energia yin, che l'esaurimento ormonale rischia di danneggiare e che causa la temibile vampata, la secchezza delle mucose, l'osteoporosi e soprattutto l'ansia e la depressione.
QI BAO MEI RAN DAN, la pillola speciale per avere baffi bellissimi, è una ricetta più recente, si fa per dire, datata al 1682. E' indirizzata a nutrire l'energia che declina nel maschio. I dolori alle ossa, l'invecchiamento di denti e gengive, la calvizia, i disturbi prostatici.
L'autunno della vita ha i suoi frutti. Non sono certo i più appariscenti, ma possono essere saporiti, se ci facciamo aiutare a gustarli.





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C'è un fungo...

8/23/2020

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C'è un fungo che i giapponesi chiamano reishi, "dell'immortalità". E la medicina cinese concorda.
E' Ling Zhi, il ganoderma lucidum.
I funghi sono creature misteriose, nè piante, nè animali. Nella tradizione popolare hanno spesso effetti drogali e vengono utilizzati per pratiche iniziatiche.
Sono vere e proprie medicine, la scienza ci dice. Così potenti che alcuni si utilizzano persino nel trapianto d'organo.
Ling Zhi riunisce in sè due proprietà rare , nella farmacopea cinese, è un tonico potente ed un rilassante della mente.
Tonifica il Cuore, quindi dà energia mentale, determinazione, memoria. Tonifica il polmone, è utile nel prevenire malattie infettive, specie in periodo invernale. Tonifica la milza, cioè dona energia fisica, aumenta l'appetito., un ricostituente. Tonifica il rene, cioè rinforza le ossa e dona sollievo ai lunghi mesi freddi delle persone anziane.
Queste caratteristiche, assieme alla capacità di alleviare ansia e depressione, lo rendono particolarmente indicato in età geriatrica.
Assieme ad uno stile di vita sano, ad un'alimentazione adeguata, se non verso l'immortalità, ci può condurre verso l'Essere Bene nell'inverno della vita.
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Vitamina D, salute a 360 gradi...

8/9/2020

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Vitamina D: cosa ne sappiamo? (poco), cosa non sappiamo ?(tanto).
Tutti concordano che sia assolutamente necessaria nel prevenire problemi alle ossa, rachitismo (per fortuna poco alle nostre latitudine) e soprattutto osteoporosi.
Da qui in poi si entra in zona d'ombra. Sicuramente il sole ne è la fonte di sintesi più preziosa, vista la scarsezza di quantità contenuta negli alimenti (pochi di noi divorano salmoni quotidianamente, per fortuna, almeno per i salmoni), latte compreso (che tra l'altro non è probabilmente il più salutare degli alimenti).
E' improbabile, quindi, che una persona non più giovanissima (classicamente una donna in menopausa)  abbia nel sangue i fatidici 30 ng/ml di calcifediolo (si, perchè esistono diverse forme circolanti di tale vitamina,a complicare la questione). Sicuramente valori nel sangue superiori a 100 ng/ml sono tossici. Ma in mezzo? Avere 30 - 50-90 nel sangue offre la stessa protezione in termini di protezione da malattia? E soprattutto, quale malattia?
Sì, perchè la vitamina D è considerata più un ormone che una semplice vitamina.
E' stata chiamata in causa nella protezione contro le malattie cardiovascolari (con studi pubblicati su riviste prestigiose : Arch Int Med 2007; 167 (11) Martins) che altri non hanno confermato (JAMA cardiol 2019: 4(8) Barbarawi ).
La vitamina D può ridurre le infezioni respiratorie (sulla prestigiosa BMJ 2017; 356, Martineau, in cui tra l'altro si osserva che la protezione da vitamina D non valeva per i pazienti che la assumono a boli anzichè in dosi giornaliere); in uno studio pubblicato il 9 aprile 2020 sulla SSRN library, il Dr Alipio, raccogliendo i casi di tre ospedali del sud est asiatico, osserva che i malati più gravi di COVID-19 avevano  livelli più bassi del sangue di quelli con decorso benigno. Il Dr Merzon( FEEBS Journal, 23 luglio 2020) sosteneva circa lo stesso concetto, in uno studio sulla popolazione Israeliana. Però al momento l'Istituto di Santità statunitense non ne raccomanda la supplementazione, mancando dati definitivi al riguardo.  
La vitamina D ha sicuramente un ruolo nel modulare la risposta infiammatoria ed anti tumorale, come molti studi mettono propongono. Ma lo studio Vital ( pubblicato su una rivista scientifica over the top, N Eng J Med, Manson 2018: 379) non ha evidenziato che supplementi di 2000 U al giorno apportino beneficio in pazienti con malattia tumorale e cardiovascolare.
Lo scenario, come la vita, è articolato.  E' indubbio che dare indistintamente alte dosi a tutti non sia un criterio assennato, essendo ad esempio pericolosa in chi soffre di insufficienza renale cronica. E' possibile che con persone ad alto rischio, ad esempio chi soffre di osteoporosi avanzata ed abbia avuto una malattia tumorale od auto-immune si possa osare di più, mantenendo livelli più alti nel sangue, senza superare la fatidica quota 100. E forse, in questi casi, associando la vitamina K2, che, alla vitamina D, farebbe da "navigatore", ostacolando la calcificazione delle arterie, ad esempio.
Per ultimo, la modalità di assunzione: l'emivita, cioè la durata nel sangue, del calcifediolo, la forma di vitamina D che si dosa comunemente, è circa due settimane; che significa che assumerla ogni due settimane , come spesso si usa,  fa mutare i livelli ematici del 50%. Tanto? Poco? Non so. Ricordo però che Martineau osservava che usata in questa maniera la vitamina D non dava copertura nella prevenzione delle virosi respiratorie. Per cui, in pazienti disponibili che magari già assumono altra terapia quotidianamente, una somministrazione giornaliera può essere preferibile.
Termino con una considerazione: il prezzo di una supplementazione annua può essere di 12 euro, tre centesimi al giorno. Veramente poco , comparata con altri integratori. Forse troppo poco, perchè possa essere considerata un bussiness da chi di bussiness si occupa, anche nel campo della salute.
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