Il limite dell'agopuntura consiste proprio negli aghi. Alcuni di noi sviluppano una fobia agli aghi e comunque molti ne hanno una naturale comprensibile avversione.
L’Addomino Agopuntura è stata inventata circa 20 anni fa dal prof. Zhiyun Bo che ha scoperto una mappa di nuovi punti sull’addome da utilizzare per curare numerose patologie. I vantaggi di questa metodica risiedono nella facilità di applicazione (solo sulla parete addominale), nell’assenza di dolore o di altre sensazioni tipiche dell’agopuntura all’infissione dell’ago in quanto questo viene inserito del tutto superficialmente nella maggior parte dei punti. Comunque la parete addominale risulta meno "sensibile" al dolore rispetto alle mani ed ai piedi, dove vengono comunemente infissi gli aghi nell'agopuntura tradizionale. E' utilizzata principalmente in campo ortopedico. Veramente utile nelle malattie dolorose del collo ("cervicale") e poi della colonna vertebrale tutta ("mal di schiena"). Può essere applicata anche per spalla, anca, ginocchio e gomito. Non ultimo, comunque, l'effetto di tonificazione generale (per la stanchezza).
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Un vecchio contadino stava lavorando la sua terra con un cavallo. Poiché il cavallo era malato, ne ebbe compassione e decise di lasciarlo libero, in modo che potesse andare sulle montagne libero per gli ultimi giorni della sua vita. Un vicino, dopo aver sentito questa storia, disse al contadino: "Perché lo hai fatto? Ora l'unico cavallo che avevi non c'è più. Sei così sfortunato! Come potrai lavorare la terra?" Il contadino rispose semplicemente: "Vedremo, chi lo sa". Dopo tre giorni il cavallo del contadino ritornò alla fattoria con altri 20 cavalli selvatici. Il vicino, dopo aver assistito a questo fatto, si avvicinò al contadino e gli disse: "Accidenti come sei stato fortunato!" Il contadino semplicemente rispose: "Chi lo sa, vedremo." Il contadino aveva un figlio maschio. Il giorno dopo l'arrivo dei cavalli nella fattoria cercò di addestrarli, ma uno di loro si imbizzarrì, lo fece cadere dalla sella e gli ruppe in quel modo una gamba. Gli abitanti del villaggio andarono a trovarlo e dissero tutti: "Come sei stato sfortunato questa volta! Tuo figlio adesso non può lavorare e solo tu da solo devi gestire la fattoria. Come potrai riuscirci? Dovresti essere molto triste e arrabbiato." Il contadino semplicemente rispose: "Mah, vedremo cosa succederà". Il mese successivo scoppiò negli Stati Uniti la guerra di secessione. I soldati nordisti arrivarono nel villaggio cercando tutti gli uomini e i ragazzi in grado di combattere. Uno di questi reclutatori si recò nella fattoria. Il contadino, però, era già troppo vecchio e il figlio aveva una gamba disastrata, pertanto non fu considerato adatto per fare il soldato. Gli abitanti del villaggio dissero al contadino: "I nostri figli stanno andando a morire, ma il tuo è sempre a casa con te. Dovresti essere felice di questo." Ancora una volta il contadino replicò: "Chi lo sa? Vedremo come andrà a finire." Dopo aver detto così, andò a lavorare nella fattoria. La gamba del figlio con il tempo guarì, ma rimase leggermente zoppo. Alcuni abitanti del villaggio commentarono dicendo: "Non è andata poi così bene come pensavi. Tuo figlio sarà comunque limitato nel suo lavoro." Il contadino replicò semplicemente: "Come si fa a dirlo, chi lo sa? ... Vedremo." .... Successe però che la maggior parte degli uomini e dei ragazzi del villaggio andati in guerra morirono. Il contadino e suo figlio rimasero gli unici uomini nel villaggio in grado di lavorare la terra. La famiglia del contadino diventò molto benestante. Quando i vicini glielo fecero notare, il contadino …. indovinate cosa disse? Distinguere tra ciò che è giusto o sbagliato, è perlomeno un azzardo. Gli uomini ci provano da tanto. Adamo ed Eva si giocarono il paradiso, a causa di questa pretesa . E ad ogni giudizio, ad ogni “che sfiga”, segue resistenza. Un enorme dispendio di energia. Che potremmo usare per godere di ciò che c’è, invece di incaponirci in ciò che non c’è. Che il nostro organismo potrebbe usare per mantenersi in equilibrio ed armonia. Salute intesa come accogliere e lasciare andare. Fumare ci costa in media 11 anni di vita (Pirie, Lancet, 2013). Una sigaretta contiene circa 250 sostanze tossiche, almeno 60 cancerogene. Ridurre il numero delle sigarette quotidiano riduce le probabilità di malattie al cuore, al polmone e di tumore; ma ahimè non ridurrebbe a probabilità di morte (Godtfredsen, J Am Epidem, 2002). La medicina offre un aiuto alla decisione di smettere di fumare. Esistono dispositivi (per bocca o cerotto) che rilasciano quantitativi decrescenti di nicotina, limitando i sintomi da astinenza al tabacco. Inoltre esistono farmaci come la vareneciclina ed il bupropione che danno un supporto a livello cerebrale. Secondo studi medici, il primo triplicherebbe le probabibiltà di smettere di fumare ed il secondo le raddoppierebbe. Si tratta comunque di psicofarmaci, con effetti collaterali (sebbene accettabili , Anthenelli, Lancet, 2016) e da utilizzare su indicazione medica. Esistono anche dei centri anti-fumo in cui è affiancato un ben utile consulto psicologico.
Smettere di fumare è difficile, certo, eppure molti studi hanno confermato come dopo tre mesi senza sigaretta i livelli di stress, ansia e depressione siano ben più bassi in chi ci riesce, anche tra le persone naturalmente ansiose o depresse . Ne vale la pena? Già dopo un anno il rischio di malattia cardiaca è metà rispetto ai fumatori. A cinque anni, il rischio di tumore della gola, della bocca, della vescica e quello di ictus si sono dimezzati. A dieci anni, il rischio di tumore del polmone si è dimezzato rispetto a chi fuma. A quindici anni, il rischio di malattia cardiaca è esattamente uguale, tra un ex-fumatore e chi non ha mai fumato. In sintesi: è sempre tempo per smettere di fumare. E per provarci. E poi eventualmente riprovarci ancora. E ancora. E’ saggio procurarsi tutto l’aiuto possibile, di sostegno psicologico ed eventualmente farmacologico. L’agopuntura di certo non fa magicamente smettere di fumare. Può però aiutare chi ci prova, riequilibrando l’organismo ed aiutandoci a gestire l’iniziale forte disagio fisico e psicologico |
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July 2024
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