E' imperativo fare qualcosa per le variazioni climatiche del pianeta, perchè rappresentano il Rischio con la R maiuscola per la nostra salute.
Solo che stavolta, a scriverlo non è Green Peace e neppure il WWF. Ma la più prestigiosa rivista di clinica medica americana, New England Journal of Medicine, nel numero del 17 gennaio. Le malattie arriveranno e stanno già arrivando: a causa del surriscaldamento, dell'inquinamento, del peggioramento della qualità del cibo, della mancanza di sicurezza (che causerà ulteriori migrazioni, con buona pace dei nostri politici) ed infine delle malattie causate dalle punture di insetti. Si prevede che a fine secolo, in alcune regioni, il giorno più freddo della stagione estiva sarà più caldo del giorno che oggi risulta il più caldo dell'estate. Ed ecco spiegata l'invasione di insetti che un tempo risiedevano solo in regioni tropicali (chi non ricorda con nostalgia le vecchie care zanzare non-tigre che pungevano solo di notte?). Gli incendi causeranno inquinamento dell'aria ed aumento delle malattie repiratorie. Le inondazioni e le siccità causeranno aumento delle malattie da ansia e depressione; e soprattutto instabilità politica e conseguente migrazioni (più probabili dall'Africa all'Europa che non il contrario!). La qualità del cibo, soprattutto per ciò che riguarda, i cereali, peggioreranno. Questo vuol dire, per noi "ricchi", problemi di salute; per i poveri del mondo, ancora più malnutrizione e conseguenti ulteriori migrazioni. I numeri "brutali"? L'Organizzazione Mondiale della Santà prevede che dal 2030 al 2050 (non fra secoli e secoli!) moriranno, a causa dell'impatto umano al pianeta, circa 250mila persone. Ma le soluzioni esistono, continua l'articolo. Passare ad una dieta di tipo vegetariano può liberare risorse in terra, acqua e ridurre del 30% le emissioni di inquinanti (ma abbiamo idea di quanto "inquina" allevare una mucca?). Ma, incredibilmente, può anche farci stare meglio come salute, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e di tumore. Usare i mezzi pubblici, le bici, le gambe invece di auto e scooter ci farà guadagnare in salute e ridurrà le emissioni di gas nell'atmosfera. Come medici, scrivono in maniera commovente, il Dr Haines e la dottssa Ebi abbiamo l'obbligo morale di spingere i nostri pazienti e la società tutta in questa direzione. Anche andando contro la superficialità, spesso complice, delle nostre istituzioni. Con i politici che ancora strizzano l'occhio a chi ci offre come soluzione i combustibili fossili (magari cercandoli pure nelle trivellazioni dei nostri bei fondali, mi viene da pensare in questi giorni). Rivedevo oggi un pezzetto di Pocahontas, cartoon disney di non pochi anni fa. La giovane sqaw pellerossa risponde così al bel ragazzotto anglosassone che le offre una civiltà di grattacieli, auto e negozi pieni di beni di consumo. "Tu credi che che il tuo punto di vista sia quello giusto. Tu ti chiami civilizzato. Tu credi di sapere tutto. Ma perchè non sei felice?"
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Sì, lo so. Lo so che la Vita è una cosa tremendamente seria, da prendere tremendamente sul serio.
Lo so che quotidianamente ci confrontiamo coi dispiaceri, le delusioni, la sofferenza ed il dolore. Eppure non riesco a non innamorarmi di questo scritto: "Prendete la vita con leggerezza. Che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore." I. Calvino, Lezioni Americane, 1988. Una parte di noi, quella più profonda, lo sa bene che il sorriso, la leggerezza sono più di uno stato d'animo. Sono una Scelta. Un modo ben ponderato, "seriamente" meditato di guardare la vita. E le creature che più ci entrano nel cuore, nel corso dell'esistenza, quelle che mi hanno "ammaestrato" nel cammino, sono coloro che sembrano "camminare tra le gocce d'acqua, nelle giornate di pioggia", "surfare le onde degli eventi". "Se non ritornerete come bambini.....", si dice nel Vangelo. Ingenui? Sapienti? " Per quanto ciascuno si arrovelli, chi può aggiungere un minuto in più alla propria esitenza?", sempre il Vangelo. E se tutta l'energia che usiamo per arrovelarci, la rendessimo disponibile per vivere, per Essere Bene? Non ci sono esseri umani per cui la vita sia priva di affanni. L'esistenza elargisce pane e sassi a tutti. Circa la grandezza dei sassi, ciascuno può dire la sua. Ma ho conosciuto creature che portavano in giro macigni come fossero sassolini e viceversa. Non è ciò che succede. E' come vivi ciò che succede. Per alcuni la vita è una punizione, un agguato continuo, quasi. Per altri, un distributore di opportunità. "Se cadi, ti aspetta", canta Fiorella mannoia (Che sia Benedetta) .. ... Il giovane monaco camminava qualche passo indietro al suo più anziano maestro. La strada era fangosa e bisognava fare attenzione. Ad un tratto, dietro la curva, apparve una graziosa ragazza che se ne stava nervosa sul ciglio della strada. Evidentemente avrebbe voluto attraversarla, ma non se la sentiva, tutta vestita di seta quale era.
il monaco anziano andò dritto da lei, la salutò cortesemente e le chiese il permesso di accompagnarla dall'altra parte. Quindi la prese in braccio e la trasportò. I due monaci proseguirono a lungo il cammino. Ma quello più giovane rimuginava tra sè; il gesto del suo maestro non gli sembrava "appropriato" al loro abito religioso. Naturalmente il maestro colse lo sguardo del discepolo e gliene chiese la ragione, pur sapendo bene di cosa si trattasse. Quando il ragazzo gli esternò il suo giudizio, l'uomo sorrise. "Vedi - gli disse- io ho lasciato andare quella fanciulla chilometri fa. Sei tu che la porti ancora in braccio." Andare Oltre è lasciarsi alle spalle ciò che credevi di sapere. Mettersi in discussione ogni giorno e rinegoziare le proprie credenze. Non si tratta di non essere determinati e conseguenti nelle scelte. Si tratta di accettare che siamo transitori in un mondo transitorio. E che in tanta mutevolezza, noi andiamo alla ricerca dell'Essenziale. Qualcuno lo chiama "cammino spirituale". Tutto ciò che in tale ricerca è superato, va lasciato andare. Compreso, ahimè, le nostre sicurezze. Altrimenti il nostro destino è segnato: periremo insieme ad esse il giorno in cui chiuderemo gli occhi. Nel Vangelo di Luca, Cristo dà una risposta brutale ad un uomo che gli chiedeva qualcosa di apparentemente "appropriato". Cioè andare a seppellire il proprio padre defunto. "Lascia che i morti, seppelliscano i loro morti", gli risponde. Andare Oltre è oltremodo scomodo. E' un modo che può dare scandalo e lo dà. L'alternativa è rimanere " nel di qua". Del quale sappiamo tutto. Ma non ci basta. Digiunare è una medicina? Una recente revisione del sito dei medici statunitensi medscape.com si intitola proprio "Digiunare per stare bene" (https://www.medscape.com/viewarticle/898953_1). Esistono sempre più dati in letteratura che ci spingono a ritenere che un digiuno "intermittente" sia benefico.
E' necessario essere onesti. Non esistono studi concepiti per essere inattaccabili (se mai sia comunque possibile) sul beneficio del digiuno. Nè mai ne esisteranno, probabilmente. Questo tipo di studio richiede soldi e le grandi case farmaceutiche non hanno alcun interesse a farli. A meno che qualcuno non inventi la pastiglia che toglie la fame, che farebbe diventare ricco l'inventero. Ma , tant'è, ci hanno già provato senza risultati. Eistono comunque ormai numerosi studi scientifici seri che spingono in questa direzione. Soprattutto che riguardano situazioni patologiche in cui il corpo risulta "infiammato", come il diabete, l'obesità, l'ipertensione arteriosa, l'ipercolesterolemia, l'ipertrigliceridemia. Il corpo, contrariamente a quanto si credeva, nel digiuno aumenta il proprio metabolismo, ma invece di consumare zuccheri, consuma alcuni grassi particolari, detti corpi chetonici. Purchè non si arrivi a condizioni estreme, ciò causa un vantaggio nel funzionamento di alcuni organi, come il cervello. Ed una sorta di "purificazione" che determina il miglioramento del controllo glicemico, il consumo dei grassi, la riduzione dei livelli di infiammazione del corpo. Tutto ciò è sensato. Per migliaia di anni siamo stati raccoglitori di frutti e cacciatori. Il nostro corpo è prepararto per il digiuno. Semmai ha poche armi per gestire l'eccesso di cibo. Infatti nelle popolazioni occidentali (ma ahimè ormai anche in Cina ) si sta sviluppando un epidemia di obesità, soprattutto nei giovani. Ed il diabete è sempre più una "emergenza sanitaria". Sono in corso studi per valutare eventuali benefici del digiuno nelle demenza iniziale, ad esempio. Ed è già stato dimostrato un effetto benefico nella prevenzione del tumore del seno. Ne esisto un numero considerevole, di forme di digiuno. Per curiosità, in medicina cinese, l'antico testo "Classico dell'Imperatore Giallo", recita "mangiare solo il Qi - cioè l'energia che viene dal respiro- ti fa più brillante ed intelligente" : ed infatti vengono proposti almeno 7 giorni di digiuno periodico. Popolare la formula 5+2 (in cui si mangia normalmente per 5 giorni e poi si riducono drasticamente le calorie a 500-600 per i due giorni successivi). Il digiuno a giorni alterni. Il digiuno periodico. Il semi digiuno, in cui si salta semplicemente cena per arrivare alla colazione del giorno successivo. Quest'ultimo è particolarmente interessante, perchè più facile ad essere applicato e probabilmente più che sufficiente, se lo scopo è mantenere uno stato di salute. Il razionale è che proprio di mattina e, a scemare, fino alle primissime ore del pomeriggio si ha un picco degli ormoni, come il cortisolo, che permettono di "bruciare" le calorie degli alimenti. Il cibo assunto alla sera, per effetto di altri tipi di ormoni, come l'insulina, non viene utilizzato subito, ma "immagazzinato" sotto forma di adipe. Inoltre, in questo periodo, melatonina e ormone della crescita ostacolano l'azione dell'insulina e quindi lo zucchero assorbito rimane in circolo più a lungo finendo con l'"ossidare", cioè rovinare, ormoni ed altre sostanze protettive per il nostro organismo. Un antico adagio ci invita a "mangiare come un re al mattino, come un principe a pranzo e come un povero alla sera". Per tutti, comunque, può valere l'indicazione di non mangiare tardi la sera, in modo di sperimentare dodici ore di digiuno "naturale" durante la notte. Magari almeno una volta la settimana saltando la cena. Bevendo tanto, sempre e comunque, magari sotto forma di tisane. Perchè il digiuno, è bene ribadirlo, non riguarda l'acqua, che anzi è necessaria in quantità ancora maggiori mentre si digiuna. Ed è anche possibile assumere un pò di verdura, se i morsi della fame si fanno sentire. Il corpo, comunque, è formidabile e si abitua velocemente. Oltretutto la sensazione di "efficienza" e " leggerezza", testimonierà se stiamo percorrendo la strada giusta per il nostro Essere Bene. Siate cauti e sentite il parere di un medico prima di cimentarvi in digiuni prolungati, in specie gli anziani, gli adolescenti, le persone fragili che tendono ad soffrire l'ipoglicemia. Per chi soffre di diabete bisogna stabilire col medico un piano di riduzione della terapia. Per chi in passato ha sofferto di anoressia questa strada è potenzialmente pericolosa. |
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