"L’esperienza della solitudine, verso cui ci conduce la meditazione se abbiamo il coraggio della semplicità, non è una fuga. È un incontro. Il grande mistero che si disvela… è che questo incontro avviene ad un livello dell’essere dove pensavamo non ci fosse nessuno da incontrare. È un livello che abbiamo evitato perché non volevamo incontrare noi stessi e scoprire la paura di essere in definitiva soli.
Proprio lì invece troviamo tutto ciò che stavamo cercando. Le proviamo tutte per distrarci da noi stessi perché abbiamo tanta paura di scoprire l’isolamento freddo ed eterno del sé. Ma la meditazione rivela che questa paura è la massima stoltezza, perché a quel livello del nostro essere dove pensavamo non ci fosse nessuno da incontrare, incontriamo Cristo. […]" Laurence Freeman, fratello nell'ordine di San Benedetto. Arricchire le nostre giornate con qualche minuto di respiro e silenzio è "Essere Bene". Anche la scienza medica, quella che pure cerca il farmaco come rimedio a tutto, ce lo dice, oramai. Il Silenzio ha tanti livelli. E' un momento per noi, in cui ci stacchiamo un istante da quel mondo che ci risucchia come un vortice. Che ci chiede preoccupazione continua e ci ripaga in monete di ansia. In questi momenti, in cui il cuore rallenta, il respiro si fa più rado, possiamo scoprire che il macigno che ci sbarrava la strada magari non era altro che un sasso cui prestare quel minimo di attenzione per non inciampare. C'è ancora un livello. Quello in cui la mente abbassa finalmente un pò il tono. Ed allora la voce del cuore torna a farsi sentire. E dal dialogo di cuore e mente nasce Consapevolezza. Di chi siamo. Di cosa vogliamo. Ed il macigno che sbarrava la strada diventa semplicemente la Strada. E c'è un altro Livello. In cui non ci sono più macigni, nè strade. Ma Questo è Oltre le parole.
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1- I raggi solari sono più dannosi quando la cute è unta (magari con una crema solare non efficace) che non quando è secca. Utilizzare una protezione alta non impedisce abbronzature, evita ustioni ed rallenta l'invecchiamento della pelle causato dal sole. La crema va applicata più volte al giorno, ricordando che nessuna crema protettiva è efficace al 100% contro gli ultravioletti (una persona con vitiligine o che assume farmaci immunosoppressivi deve tenerne conto). L'unica vera protezione totale dall'esposizione solare è evitarla nelle ore più calde.
2- Gli ultravioletti passano comunque, anche se in quantità ridotte, attraverso una maglietta, specie se bagnata. 3- Non trattare le scottature con anestetici locali o creme inadeguate per evitare dermatiti allergiche. Aloe e calendula di buona qualità possono aiutare. 4- Se il dolore è forte, si possono assumere anti-dolorifici come ibuprofene, ma questo non ridurrà i tempi di guarigione della scottatura. 5- Evitare di esporre i bimbi molto piccoli ad alte temperature (anche sotto l'ombrellone non va bene) .Il bimbo che respira molto velocemente, ha il battito cardiaco accelerato e magari dorme senza essere facilmente risvegliabile è verosimilmente disidratato. 6- Immergere il viso improvvisamente in acqua fredda può causare aritmie cardiache riflesse, specie se si stati a lungo esposti al sole prima. 6- In ogni caso idratarsi adeguatamente bevendo ed introducendo frutta e verdura è fondamentale prima, durante e dopo l'esposizione prolungata al sole. Godiamo di ogni stagione. Con gratitudine. Ed attenzione. Muoversi. E stare fermi.
Sono entrambe due priorità, apparentemente opposte. Muoversi è necessario a livello fisico. Sempre più letteratura scientifica dimostra come siamo nati per camminare. Non è necessario correre. Non è necessario neppure camminare velocemente. Ma un certo numero di passi quotidiani (almeno 4400 se non sei più giovane; fino a 10 mila, se ne hai la possibilità ) è necessario. Per la medicina cinese, il movimento impedisce la stasi. E stasi significa contrattura, dolore, masse (ad esempio calcoli) a livello fisico; e stress a livello mentale. Anche la mente ha bisogno di "andare". Nel senso di non focalizzarsi su idee fisse, pensieri ricorrenti, schemi non rinnovabili. Zenzero e curcuma, ad esempio, entrambe piante appartenenti alla famiglia delle Zinziberiaceae, aiutano a far "fluire". La bile, la digestione, le secrezioni respiratorie. Tisane a base di zenzero e condimenti a base di curcuma sono apprezzati dal nostro organismo. Tutto il nostro organismo è in movimento e la stasi lo danneggia. Ma per "andare" bisogna prima sapere "dove". Ed è a questo punto che è bene fare silenzio. L'immobilità deve sempre precedere il movimento, per stabilirne la direzione. Fermi dentro. Qualche minuto di silenzio al giorno, preceduti da quel pò di respirazione che serve a centrarci. A ricontattare quella parte profonda di noi stessi che sa cosa vogliamo. Cosa vogliamo noi. Non quello che gli altri ci dicono che sarebbe bene volere. (Matteo, 21)La parabola dei talenti ci racconta di un padrone esigente e di un servo timido. Il padrone gli diede una moneta preziosa e gli chiese di investirla. Il servo , nel timore di perdere tutto, la nascose sotto terra, decidendo di non rischiare. Ma non a questo era destinato il prestito del padrone (Matteo, 25).
Il padrone avrebbe compreso un investimento andato male, ma alla paura non c'era giustificazione. Osho scrive che è la paura, non l'odio, il contrario dell'Amore. Potrebbe non sbagliare. La paura ci rende freddi e fermi. Ma fermi non si può stare, neanche se lo vogliamo. Nell'esistenza quotidiana, continuamente succedono cose che richiedono una risposta da parte nostra. E quando non la diamo, la risposta, non stiamo fermi: andiamo indietro. perdiamo centimetri, metri, chilometri nel cammino della nostra crescita personale. L'ansia, questa indesiderata compagna di strada, ci spinge continuamente a dubitare. Farò bene? Sarà questa o quella la scelta giusta? Eppure è chiaro che ci stiamo muovendo in un paradigma che ci fa male. Ciò che la vita ci chiede e' di esporci. Di metterci in gioco. Esattamente questo Cristo ci insegna, urlandoci, insieme ai farisei, "le prostitute vi passeranno avanti" (Matteo,21). Non c'è errore. Ciò che facciamo ci fa crescere, ci insegna. In una maniera o nell'altra. Tant'è che si impara più da una cosiddetta sconfitta che da un facile guadagno. Forse più da una vita consumata su un marciapiede che da un'esistenza trincerata dietro ferree sicurezze. Il controllo, o meglio il tentativo di controllare, è dietro ogni ansia. E allora lasciamo che sia. Smettiamo di rincorrere una tranquillità che non esiste e genera solo angoscia e paura. Ed accogliamo ciò che viene. Smettendo di giudicarlo, giusto o ingiusto, buono o cattivo. E questo ci fa respirare, ci fa Essere Bene. Cristo, non meno delle altre grandi tradizioni spirituali, a questo ci invitano. La vita non è un tribunale, ma una scuola. |
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