Viaggiare :il Cuore o Google Maps?
Il Viaggio è metafora della Vita. O forse semplicemente la Vita non è altro che Viaggio...
E allora dal viaggio possiamo desumere orientamenti per il nostro, di viaggio, cioè la nostra esistenza. Proviamo col viaggio a piedi, visto che è il primo in cui ci siamo avventurati,come uomini.
Per primo, lo zaino.
Partire è scegliere. La meta innanzitutto. La meta è ciò che della nostra esperienza esistenziale vogliamo fare. Si viaggia per svagarsi e non pensare oppure si viaggia per cambiare punto di vista. Si vive per avere sicurezza, di mezzi, di affetti, di prestigio sociale. Oppure si vive per sapere cosa ne sarà di noi, una volta che i soldi e le relazioni sentimentali e sociali saranno finite.
Ma cosa mettere nello zaino? Cosa lasciamo a casa e cosa riteniamo indispensabile? Scoprire quello di cui possiamo fare a meno è già Viaggio. Priorità è assumersi la responsabilità delle proprie scelte. La possibilità di un vestito carino da indossare la sera vale il suo peso sulla mia schiena? Meglio l auto nuova o le vacanze? Il mutuo o un bimbo in più? Meglio guadagnare di più od avere tempo in più per se stessi?
Poi il controllo.
È il nodo cruciale. Seguire un segnavia durante il cammino richiede attenzione. Ma non basta. Perdersi comunque capita. La flessibilità è ciò che fa la differenza. La velocità di risposta nell inventarsi la soluzione. O l accoglienza del dover tornare sui propri passi.
Tutto lo sforzo delle nostre esistenze è mirato al controllo. Il posto di lavoro sicuro,il partner affidabile, persino il momento per concepire un figlio vanno programmati. Di tutto questo alla vita non importa. Basta pensare alla dimensione della malattia, in cui il controllo è totalmente perso.
Eppure perdere il controllo può essere l opportunità per spostare un paletto. Di esplorare parti di noi in cui spontaneamente non ci saremmo mai avventurati. Anche la crisi economica, ahimè, ha dato ad alcuni il coraggio per scelte che altrimenti mai avrebbero tentato. La Sapienza è saper usare al momento giusto sia il Cuore che Google Maps.
Poi c'è la frenesia.
Arrivare prima, guadagnare tempo.
I nostri obiettivi ci spostano sempre in avanti. Difficile concentrarsi su questo passo, se ho in mente il prossimo. Ed ogni meta ci rimanda alla successiva. Senza scampo.
Questo sistema funzionerebbe solo se fossimo immortali. Per cui non può che generare frustrazione. Eppure perdere un aereo è stata la fortuna di molti sopravvissuti a disastri. E non passare un concorso ha aperto prospettive più ampie a persone che conosco. La verità è che non possiamo davvero sapere cosa è buono per noi. O meglio, l 'ottica del conservarsi, del garantirsi non è certo quella della Vita, visto che ha stampigliato su ciascuno di noi la data di scadenza.
Viaggiare non è "andare". Vivere non è " fare" : Viaggiare la Vita è la Gioia di Essere, proprio ora, proprio qui.
Si, il Viaggio ha la sua durata. Di quel tempo, noi possiamo scegliere che fare. O meglio chi essere.
Vivere svegli, vuol dire vivere consapevoli di ciò. Gli altri modi, quelli in cui " chi sono, cosa voglio lo scoprirò dopo" sono illusione.
§La Pace è solo qui e adesso. Se dici " Quando questo sarà a posto, allora potrò finalmente vivere in pace" non è vero e lo sai.
"Questo" cosa?
La laurea, il lavoro, il mutuo, gli impegni? Pensando così non ci sarà mai pace: c'è sempre un altro "questo" che viene dopo "questo".
Se non sei in pace in questo preciso momento non lo sarai mai. Se vuoi davvero essere in pace, devi esserlo in questo preciso momento. Altrimenti ti culli nell'illusione di avere pace, domani§ Thich Nhat Hanh.
E Domani non ci appartiene.
E allora dal viaggio possiamo desumere orientamenti per il nostro, di viaggio, cioè la nostra esistenza. Proviamo col viaggio a piedi, visto che è il primo in cui ci siamo avventurati,come uomini.
Per primo, lo zaino.
Partire è scegliere. La meta innanzitutto. La meta è ciò che della nostra esperienza esistenziale vogliamo fare. Si viaggia per svagarsi e non pensare oppure si viaggia per cambiare punto di vista. Si vive per avere sicurezza, di mezzi, di affetti, di prestigio sociale. Oppure si vive per sapere cosa ne sarà di noi, una volta che i soldi e le relazioni sentimentali e sociali saranno finite.
Ma cosa mettere nello zaino? Cosa lasciamo a casa e cosa riteniamo indispensabile? Scoprire quello di cui possiamo fare a meno è già Viaggio. Priorità è assumersi la responsabilità delle proprie scelte. La possibilità di un vestito carino da indossare la sera vale il suo peso sulla mia schiena? Meglio l auto nuova o le vacanze? Il mutuo o un bimbo in più? Meglio guadagnare di più od avere tempo in più per se stessi?
Poi il controllo.
È il nodo cruciale. Seguire un segnavia durante il cammino richiede attenzione. Ma non basta. Perdersi comunque capita. La flessibilità è ciò che fa la differenza. La velocità di risposta nell inventarsi la soluzione. O l accoglienza del dover tornare sui propri passi.
Tutto lo sforzo delle nostre esistenze è mirato al controllo. Il posto di lavoro sicuro,il partner affidabile, persino il momento per concepire un figlio vanno programmati. Di tutto questo alla vita non importa. Basta pensare alla dimensione della malattia, in cui il controllo è totalmente perso.
Eppure perdere il controllo può essere l opportunità per spostare un paletto. Di esplorare parti di noi in cui spontaneamente non ci saremmo mai avventurati. Anche la crisi economica, ahimè, ha dato ad alcuni il coraggio per scelte che altrimenti mai avrebbero tentato. La Sapienza è saper usare al momento giusto sia il Cuore che Google Maps.
Poi c'è la frenesia.
Arrivare prima, guadagnare tempo.
I nostri obiettivi ci spostano sempre in avanti. Difficile concentrarsi su questo passo, se ho in mente il prossimo. Ed ogni meta ci rimanda alla successiva. Senza scampo.
Questo sistema funzionerebbe solo se fossimo immortali. Per cui non può che generare frustrazione. Eppure perdere un aereo è stata la fortuna di molti sopravvissuti a disastri. E non passare un concorso ha aperto prospettive più ampie a persone che conosco. La verità è che non possiamo davvero sapere cosa è buono per noi. O meglio, l 'ottica del conservarsi, del garantirsi non è certo quella della Vita, visto che ha stampigliato su ciascuno di noi la data di scadenza.
Viaggiare non è "andare". Vivere non è " fare" : Viaggiare la Vita è la Gioia di Essere, proprio ora, proprio qui.
Si, il Viaggio ha la sua durata. Di quel tempo, noi possiamo scegliere che fare. O meglio chi essere.
Vivere svegli, vuol dire vivere consapevoli di ciò. Gli altri modi, quelli in cui " chi sono, cosa voglio lo scoprirò dopo" sono illusione.
§La Pace è solo qui e adesso. Se dici " Quando questo sarà a posto, allora potrò finalmente vivere in pace" non è vero e lo sai.
"Questo" cosa?
La laurea, il lavoro, il mutuo, gli impegni? Pensando così non ci sarà mai pace: c'è sempre un altro "questo" che viene dopo "questo".
Se non sei in pace in questo preciso momento non lo sarai mai. Se vuoi davvero essere in pace, devi esserlo in questo preciso momento. Altrimenti ti culli nell'illusione di avere pace, domani§ Thich Nhat Hanh.
E Domani non ci appartiene.
DIECIMILA PASSI
Gli esperti di salute consigliano, a chi non abbia particolari problemi di salute o non sia ottuagenario, 10.000 passi al giorno (ma potrebbero bastarne 7000; Palutch, Jama Netw Open 2021;4(9):e2124516), vale a dire camminare tra i sei e gli otto chilometri quotidianamente; o se preferite 30 minuti al giorno. Anche i comuni smartphone hanno ormai applicazioni contapassi (ad esempio google fit).
Per chi ha passato i 60 anni, probabilmente ne bastano 4400, di passi, circa 3 Km (JAMA, 29 maggio 2019).
Gli effetti benefici sono molteplici.
Intanto non produciamo rumore o gas di scarico. E' una goccia nel mare, ma è la nostra goccia e solo noi possiamo mettercela.
Il movimento è preventivo per le malattie cardiovascolari, aiuta chi soffre di dolori alla schiena ,cura l' ansia e la depressione.
Il nostro corpo è progettato per essere in movimento. Il sistema cardiovascolare, il metabolismo, l'apparato muscoloscheletrico richiedono l’ attività fisica per rimanere sani e funzionanti.
Inoltre, passeggiate quotidiane contribuiscono a ridurre il peso, prevenire l’obesità e il diabete, abbassare i livelli di grassi nel sangue, aumentare la sensazione di benessere. Correre non serve, basta camminare, magari un pò velocemente, almeno a tratti, se riusciamo.
Rinunciare all'auto ed allo scooter, ogni tanto, è un bel regalo da fare all'unica persona cui non possiamo fare a meno di volere bene: noi stessi.
Liberamente tratto da https://www.blitzresults.com/it/passi/
Gli esperti di salute consigliano, a chi non abbia particolari problemi di salute o non sia ottuagenario, 10.000 passi al giorno (ma potrebbero bastarne 7000; Palutch, Jama Netw Open 2021;4(9):e2124516), vale a dire camminare tra i sei e gli otto chilometri quotidianamente; o se preferite 30 minuti al giorno. Anche i comuni smartphone hanno ormai applicazioni contapassi (ad esempio google fit).
Per chi ha passato i 60 anni, probabilmente ne bastano 4400, di passi, circa 3 Km (JAMA, 29 maggio 2019).
Gli effetti benefici sono molteplici.
Intanto non produciamo rumore o gas di scarico. E' una goccia nel mare, ma è la nostra goccia e solo noi possiamo mettercela.
Il movimento è preventivo per le malattie cardiovascolari, aiuta chi soffre di dolori alla schiena ,cura l' ansia e la depressione.
Il nostro corpo è progettato per essere in movimento. Il sistema cardiovascolare, il metabolismo, l'apparato muscoloscheletrico richiedono l’ attività fisica per rimanere sani e funzionanti.
Inoltre, passeggiate quotidiane contribuiscono a ridurre il peso, prevenire l’obesità e il diabete, abbassare i livelli di grassi nel sangue, aumentare la sensazione di benessere. Correre non serve, basta camminare, magari un pò velocemente, almeno a tratti, se riusciamo.
Rinunciare all'auto ed allo scooter, ogni tanto, è un bel regalo da fare all'unica persona cui non possiamo fare a meno di volere bene: noi stessi.
Liberamente tratto da https://www.blitzresults.com/it/passi/
Complicazioni di Viaggio:
Dolori al collo ed alla schiena
Le indicazioni fornite dai video sono generiche. Consultare il proprio medico per sapere se compatibili col proprio stato di salute.
Grazie per aver visitato il blog!
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