Noi tratteniamo il fiato ogni volta che c'è una grana. Respiriamoci dentro, invece. Le grane non sono ostacoli sul cammino. Sono il Cammino. Fidarsi della vita è accogliere; quando respiro, sto accogliendo..."Respirare fuori" le emozioni, gli accadimenti, gli scontri dopo averli "Respirati dentro" è un modo per vivere il più possibile lievi, aperti alle opportunità della vita, pronti a pagarne il prezzo, che può essere fatica, ma non è paura
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La metafora del Combattere è usata continuamente per interpretare gli affanni che nella quotidianità ci toccano.
E' battaglia sul lavoro, coi colleghi, coi clienti, col capo....tante cose da dimostrare, risultati da raggiungere, lo sforzo di non farsi mettere i piedi in testa, di non farsi coinvolgere o sconvolgere. E' scontro nelle relazioni....parenti che intrudono, partner che pretendono, obblighi da assolvere, grane ogni giorno, un pò di pace che non arriva mai. E' guerra contro la malattia....un nemico da sconfiggere, un male da neutralizzare, una maledizione contro cui reagire. In ogni guerra, si sa, ci sono vinti e vincitori. Ci sono morti od almeno feriti. Ed in realtà nessuno può alla fine dirsi vincitore fino in fondo. Dopo una promozione sul lavoro, ce ne è un'altra da raggiungere subito dopo. Anche se oggi ho avuto la meglio col collega che voleva sbolognarmi una rogna, domani sarà di nuovo scontro. Mi sono fatto valere, ma chissà cosa mi aspetta dopo... E se finalmente abbiamo risolto a nostro favore questioni di eredità o abbiamo fatto pace col marito o il figlio è stato promosso anche quest'anno, dietro l'angolo già ci aspetta la prossima scocciatura, la prossima incomprensione, il prossimo anno scolastico... E possiamo sconfiggere questa malattia e la prossima e la prossima ancora, ma alla fine non c'è forza interiore o ricchezza economica che impedirà al destino di finire i nostri giorni... La metafora del Combattere non ha che un esito scontato, cui comunque arriveremo dopo aver investito nel combattimento tanta energia vitale. Forse tutta. Quello che i medici raccontano dopo aver assistito a guarigioni per così dire miracolose, contro ogni prognosi, è invece un'altra prospettiva. E può insegnarci un'altra Strada. Spesso chi guarisce è colui che ha accettato ciò che la Vita gli ha messo innanzi. Non l'ha combattuta, ma si è spostato in un Luogo diverso. Una dimensione in cui non è il prolungare l'esistenza od il morire che conta. Ma l'accogliere nella pienezza ciò che ci tocca in sorte e poi elaborarlo in una maniera unica, come unico è ognuno di noi. La Vita non si conta in anni o giorni o minuti. La Vita si vive. Ed ognuno di noi ha dentro "una musica unica, che può suonare o lasciare insuonata". Quel modo e proprio quel modo di suonarla è irripetibile, profuma di Eternità, perchè è ciò che ci dato in dote alla nascita. Il nostro compito e proprio e solo il nostro. Chi trova il coraggio di suonare la sua Musica, invece di quella che il mondo ci dice di suonare, vive. Vive non significa da tal giorno a tal giorno. Vive significa "risuonare nell'Eternità". Essere ciò che siamo nel profondo ci rende immortali. Ci toglie l'ansia, la paura di una meta da raggiungere, di un luogo cui arrivare. Siamo già salvi. Invincibile è chi sa, come solo il Cuore può sapere, che non c'è alcuna guerra. Sarei felice se....non avessi il problema del lavoro. non mi piace, il capo mi soffoca, i colleghi mi tolgono il fiato. ma mi serve per vivere. mi turo il naso, quando entro in ufficio ed aspetto solo il week-end per respirare.
Sarò felice quando....finalmente avrò finito di pagare il mutuo. questa faccenda delle rate mi toglie il sonno, non ci dormo di notte. e se non ce la facessi? se perdessi tutto? mi tocca prendere delle pastiglie, per dormire. Sono felice, ma...ogni giorno succede qualcosa che non ti aspetti, che devi gestire. e tutti che si aspettano che faccia io, che risolvi ed affronti ogni problema. ogni volta che suona il telefono, mi si contraggono i muscoli. ho le spalle che sembrano di legno. Sono stato felice finchè....lei c'è stata. sembrava perfetto. ci speravo, che fosse la volta buona. ed invece alla fine era la solita, pensava solo ai fatti suoi. ogni volta che ci penso mi si chiude lo stomaco, una morsa. Per quanto tempo si può chiedere ad un corpo di non respirare? ad una mente di non staccare, almeno di notte? ai nostri muscoli di rimanere perennemente contratti? ad uno stomaco di non lasciare andare mai? Le cose, i fatti, gli avvenimenti,le persone di cui è costruita la nostra vita, non sono problemi lungo la Strada, sono la STRADA. ne fanno parte perchè sono lì per insegnarci. e spesso ci si ripresentano e ripresentano e ripresentano perchè fatichiamo ad apprendere. ed allora la vita, caritetevole, ci offre un'altra chance. O impariamo a respirare, dormire, mangiare, muoverci dentro le cose, i fatti, gli avvenimenti,le persone in questa vita, oppure possiamo solo aspettare la prossima. E' paradossale passare il tempo, il tempo che ci è regalato, a lamentarsi degli Alberi perchè ci impedirebbero di vedere la Foresta. Ci abbiamo provato, a smontare il meccanismo, ingranaggio dopo ingranaggio, muovendoci in direzione dell'infinatamente piccolo.
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E' Tempo per...Cose da Dire Archivi
July 2024
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