Il Viaggio è metafora della Vita. O forse semplicemente la Vita non è altro che Viaggio... E allora dal viaggio possiamo desumere orientamenti per il nostro, di viaggio, cioè la nostra esistenza. Proviamo col viaggio a piedi, visto che è il primo in cui ci siamo avventurati,come uomini. Per primo, lo zaino. Partire è scegliere. La meta innanzitutto. La meta è ciò che della nostra esperienza esistenziale vogliamo fare. Si viaggia per svagarsi e non pensare oppure si viaggia per cambiare punto di vista. Si vive per avere sicurezza, di mezzi, di affetti, di prestigio sociale. Oppure si vive per sapere cosa ne sarà di noi, una volta che i soldi e le relazioni sentimentali e sociali saranno finite. Ma cosa mettere nello zaino? Cosa lasciamo a casa e cosa riteniamo indispensabile? Scoprire quello di cui possiamo fare a meno è già Viaggio. Priorità è assumersi la responsabilità delle proprie scelte. La possibilità di un vestito carino da indossare la sera vale il suo peso sulla mia schiena? Meglio l auto nuova o le vacanze? Il mutuo o un bimbo in più? Meglio guadagnare di più od avere tempo in più per se stessi? Poi il controllo. È il nodo cruciale. Seguire un segnavia durante il cammino richiede attenzione. Ma non basta. Perdersi comunque capita. La flessibilità è ciò che fa la differenza. La velocità di risposta nell inventarsi la soluzione. O l accoglienza del dover tornare sui propri passi. Tutto lo sforzo delle nostre esistenze è mirato al controllo. Il posto di lavoro sicuro,il partner affidabile, persino il momento per concepire un figlio vanno programmati. Di tutto questo alla vita non importa. Basta pensare alla dimensione della malattia, in cui il controllo è totalmente perso. Eppure perdere il controllo può essere l opportunità per spostare un paletto. Di esplorare parti di noi in cui spontaneamente non ci saremmo mai avventurati. Anche la crisi economica, ahimè, ha dato ad alcuni il coraggio per scelte che altrimenti mai avrebbero tentato. La Sapienza è saper usare al momento giusto sia il Cuore che Google Maps. Poi c'è la frenesia. Arrivare prima, guadagnare tempo. I nostri obiettivi ci spostano sempre in avanti. Difficile concentrarsi su questo passo, se ho in mente il prossimo. Ed ogni meta ci rimanda alla successiva. Senza scampo. Questo sistema funzionerebbe solo se fossimo immortali. Per cui non può che generare frustrazione. Eppure perdere un aereo è stata la fortuna di molti sopravvissuti a disastri. E non passare un concorso ha aperto prospettive più ampie a persone che conosco. La verità è che non possiamo davvero sapere cosa è buono per noi. O meglio, l 'ottica del conservarsi, del garantirsi non è certo quella della Vita, visto che ha stampigliato su ciascuno di noi la data di scadenza. Viaggiare non è "andare". Vivere non è " fare" : Viaggiare la Vita è la Gioia di Essere, proprio ora, proprio qui. Si, il Viaggio ha la sua durata. Di quel tempo, noi possiamo scegliere che fare. O meglio chi essere. Vivere svegli, vuol dire vivere consapevoli di ciò. Gli altri modi, quelli in cui " chi sono, cosa voglio lo scoprirò dopo" sono illusione. Domani non ci appartiene.
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E' Tempo per...Cose da Dire Archivi
July 2024
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