Siamo i grani di sabbia che scorrono inconsapevoli dentro la clessidra? o l'Essere Umano che li guarda scorrere, consapevolmente, traendone, uno alla volta, ciò che la Vita ci viene ad insegnare?
Quel po’ di distanza, tra noi e noi stessi, tra l’Io impegnato ad organizzare, gestire, soffrire, godere e Colui che lo osserva, un passo indietro. Quel tanto che basta per riconoscere il filo dell’Esistenza, l’Ordito che Qualcuno sta tessendo attorno alla nostra Vita, con una Sapienza che sarebbe arroganza pretendere di capire. Cui possiamo solo abbandonarci, come fa il marinaio con la corrente. O soffrire sforzandoci di dirigere il Timone controcorrente, nella Direzione cui ambiremmo muoverci. Gesù, nel Vangelo, parlava di Vento. Nessuno sa da dove viene né dove va. Puoi solo starci dentro. O trascorrere i tuoi giorni a resistere. Quel po’ di Distanza può essere il Vento interno, il Respiro. Imparare ad esserne consapevoli. E poi utilizzarlo per viaggiare nel Silenzio. Dentro di noi. Ricavandone quelle frazioni di millimetro che ci regalano quel po’ di distanza tra l’Io impegnato ad organizzare, gestire, soffrire, godere e Colui che lo osserva, un passo indietro. Lo Yoga lo insegna da anni. Ma anche Gesù nel Vangelo si ritira sulla Montagna, in silenzio, quando è il momento di pregare. O prima di prendere decisioni estreme, come nell’orto dei Getsemani. Quel po’ di Distanza è la differenza tra una vita d’ansia, tesa a risolvere problemi ed una in cui si sta nel problema, senza identificarsi con il problema. Perché se la pace fosse davvero assenza di problemi, è alla nevrosi che saremmo, senza scampo, condannati.
0 Comments
Leave a Reply. |
E' Tempo per...Cose da Dire Archivi
January 2025
Categorie |
Grazie per aver visitato il blog!
|
Telephone+39 338 860 3928
|
contattare tramite whatsup o sms
|