Un "enorme" studio pubblicato questo mese sulla prestigiosa rivista medica americana JAMA Oncology spazza via i dubbi circa la dieta carnivora "spinta".
Oltre 120 mila (CENTOVENTIMILA!) persone sono state seguite attentamente da un punto di vista dietetico per più di 26 (VENTISEI!) anni; di queste 2699 hanno sviluppato tumore intestinale. Il rischio è stato 44% più alto negli uomini e 22% nelle donne che consumavano carni rosse, comprese insaccati e frattaglie, che causano nell'organismo una sorta di "infiammazione", dimostrata attraverso prelievi del sangue. Mangiare verdure a foglia verde (come spinaci, cavoli) o "gialle" (come carote, zucca) aveva invece effetto "protettivo", così come limitare gli alimenti con farina raffinata e le bevande zuccherate. Bene anche il the, il caffe così come l'alcool ma in piccola quantità. "Noi possiamo modificare lo stato di infiammazione del nostro organismo attraverso la dieta e lo stile di vita", conclude uno dei ricercatori. Ancora una volta: la propria salute non è demandata ai medici, ma ciascuno di noi ha la responsabilità di "Essere Bene".
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July 2024
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