"Uno degli eventi avversi più comuni legata alla somministrazione di alcuni agenti chemioterapici neurotossici (composti del platino, taxani, alcaloidi della vinca, bortezomib) è la neuropatia periferica indotta da chemioterapia" cioè una sensazione di puntura di spilli o altro tipo di fastidio più o meno doloroso, con ridotta sensibilità alle gambe o alle braccia.
In questo lavoro scientifico, "Sono stati studiati 40 pazienti, suddivisi in modo casuale in due gruppi": 20 pazienti sono stati sottoposti ad agopuntura per tre settimane gli altri 20 a 4 settimane di terapia con vitamina B1 e gabapentin , un farmaco che agisce sul sistema nervoso. Sono stati poi seguiti per ancora un mese. I risultati sono a favore dell'agopuntura: maggiore efficacia e assenza di effetti collaterali, a differenza del farmaco. Ancora una volta si può affermare che l'agopuntura può affiancare efficacemente i pazienti che devono sottoporsi a chemioterapia, nel loro difficile e complicato percorso. https://www.sowen.it/blog/2023/07/08/neuropatie-e-agopuntura/
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October 2024
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