Certo, in numero dei contagi e quello dei morti sale ogni giorno. E lo farà per un pò, come succede per ogni epidemia.
I media fanno a gara a chi la spara più macabra, a dare per primi la notizia dell'ultimo decesso. Niente di strano: i media vendono e questa è comunque un'occasione per vendere. Questa è la loro parte. Poi c'è la parte degli operatori sanitari che stanno reggendo una mole di lavoro straordinaria, qualcuno cominciando a pagare con la vita, per pura forza di volontà, . Visti i mezzi ridicoli che l'amministrazione e la politica hanno lasciato loro a disposizione nei decenni, taglio dopo taglio. Poi c'è la nostra parte. Che è quella di non lasciare che la paura appanni completamente i fatti. Sta a noi seguire le regole per contenere il contagio. Sta a noi prendere una distanza giusta da notiziari e talk show, viste le considerazioni di cui sopra. Essere informati è nostro diritto, essere terrorizzati è l'effetto del bombardamento mediatico ad effetti pirotecnici. I fatti: l'enorme sforzo che il Paese nell'insieme sta facendo sta permettendo al sistema sanitario di non collassare. E' questo il vero rischio. Troppe persone contemporaneamente ammalate. La quarantena fa sì che il numero dei contagiati salga, ma non in maniera esponenziale. L'altro rischio, quello di morire, è molto amplificato, dai media, per calcolo; e dalla nostra mente, per paura. I fatti. Ad oggi sono morte 1800 persone. Il numero dei contagiati è, a parere dei più, molto piu' alto dei 20 mila riportati. E' normale che sia così (è irreale pensare di individuarli tutti) ed è bene che sia così, perchè la percentuale di mortalità è molto più bassa di quella conteggiata col pallottoliere. I fatti: L'età media delle persone morte è 79 anni. Ed è normale che sia così; nell'ordine delle cose che muoiano i vecchi invece che i giovani, anche se a noi vecchi può non indurre a salti di gioia. I fatti: si moriva anche prima del coronavirus. Ogni anno la morte riguarda 600000 italiani. 440000 per malattia. Ma nessun titolone sui quotidiani. Dire la verità su un argomento come la morte, cioè che dobbiamo morire, irrita e farebbe calare il numero delle copie vendute. Dire che potremmo morire, spaventa ed aumenta le tirature. 1800 morti ad oggi. Ma ogni anno ne muiono 4000 di noi per suicidio. 3000 per incidenti automobilistici, 1500 sul lavoro. Ed è probabile che in questi mesi tutte queste tipologie di morte si riducano. L'Italia è ferma e i momenti crisi riducono il desiderio di autocancellarsi. Ma anche non considerando questo, ad oggi, il coronavirus è la causa dello 0,3% dei decessi annuali di noi italiani. Ed è un fatto. Nessuno vorrebbe essere compreso nel numero, certo. Ma rimane il fatto. Il fatto che siamo fragili, vulnerabili e mortali. E che, per dirla con le parole del Dalai Lama, viviamo seguendo criteri di comportamento nella vita quotidiana (accumulo, consumo, frettolosità, anche nel piacere) che avrebbero una logica, per quanto discutibile, solo se fossimo immortali.
1 Comment
cris cristal
3/15/2020 03:36:44 pm
...frettolosità anche nell piacere... molti non assaporano e allungano ognii istante. Forse ora coglieranno l'opportunità di iniziare.
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October 2024
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