L’allarme degli psichiatri: “Nei prossimi mesi ci aspettiamo 800mila nuovi casi di depressione tra chi si è contagiato, ma non solo (ndr non è difficile immaginare che la reazione alla pandemia sia stata ben più impattante dell'infezione in sè”) I dati ISTAT sulla prevalenza della depressione in Italia prima della pandemia covid -19 riportano percentuali del 5,5% della popolazione generale che significa 3,5 milioni di soggetti con un rapporto femmina/maschio 2:1. (1) È noto che di queste solo la metà riceve una diagnosi corretta e solo 1/3 viene sottoposto a cure adeguate. Ogni medico di medicina generale, quindi, che ha in carico 1500 assistiti può avere fra i suoi pazienti 80 -85 persone che ne sono affette e rispettando le percentuali riportate può avere circa 40 pazienti correttamente diagnosticati, di cui soltanto 27-28 trattati. Se i dati riferiti al congresso della società italiana di Neuropsicofarmacologia (3) saranno confermati si avrà una popolazione complessiva nei prossimi mesi di quasi 4 milioni e mezzo di malati che significa in termini di percentuale passare dal 5,5% al 6,8% quindi i pazienti per ciascun medico di medicina generale passerebbero da 80-85 a oltre 100, di cui 50 identificati e 33 in cura adeguata. Bibliografia:1) XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia Roma, 22 febbraio 2017 “La salute mentale in Italia: cosa ci dicono i dati dell’Istat” 3) Congresso della società italiana di Neuropsicofarmacologia gennaio 2022
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