...prendo spunto da una piacevole conversazione con l'amica I. per spendere due parole sui Cerchi.
Come esseri umani, non abbiamo problemi ad aprirli. Continuamente iniziamo nuove esperienze relazionali. Una nuova amicizia, un nuovo amore, un nuovo lavoro. Lo consideriamo assolutamente naturale, così come è naturale nascere. Ci godiamo tutto ciò che una nuova esperienza può regalare. L entusiasmo, le opportunità, le emozioni. Ciò che viene dopo invece ci sorprende sempre spiacevolmente. Eppure la morte non è meno naturale della nascita, nel ciclo della vita. La natura ce lo insegna continuamente. Anche solo semplicemente nello scorrere delle stagioni. Tutto muta, si trasforma ed almeno apparentemente finisce. Ma la nostra cultura associa la parola fine al fallimento. In un amicizia in cui non ci riconosciamo più , avvertiamo dispiacere. Ma quale insuccesso può esserci in una trasformazione che ci ha accompagnato fino a vederci essere altro e quindi a cercare nuove relazioni per crescere ancora? E come possiamo considerare naturale un impiego che ci costringe agli stessi gesti, agli stessi schemi, allo stesso menage per trent'anni? mentre in natura tutto cambia ad ogni istante? L 'apoteosi della sensazione di fallimento la raggiungiamo nelle relazioni sentimentali. Fatichiamo ad accoglierne la fine e cerchiamo sempre il colpevole. Lui era troppo poco sensibile. Lei era troppo tanto sensibile. I genitori di lui, gli amici di lei. C'era un altra o c 'era un altro. Lui mi aveva promesso che, Lei aveva giurato che. Ma se in natura nulla dura per sempre, perché l amore umano dovrebbe essere un'eccezione? In un contratto, i contraenti stipulano obblighi. Ma quale contratto può obbligarti a provare amore? Si cresce insieme finché si cresce insieme. L ultimo atto della vita di coppia, quello che chiude il cerchio, consiste nell'accogliere il cambiamento che porta oltre la coppia. Ed, anche e soprattutto, di questo vicendevolmente ringraziarsi. E poi continuare a volersi bene, pur ad una distanza diversa. L'ultimo Cerchio che chiudiamo è quello della nostra vita terrena. Ed è vero che entriamo nel mistero. Ma è un mistero di cui conosciamo l'esistenza dal momento della nostra nascita. Ma nella nostra società la parola "morte" è tabù. Non se ne parla. Quando se ne parla, è lutto. Soprattutto si passa la vita ad evitarlo,il pensiero della morte. Lo sostituiamo con quello del successo, della soddisfazione, dei valori. Tutto lodevole, certo. Ma la verità è che la nostra morte ci piomba addosso trovandoci quasi sempre impreparati. A 9 come a 90 anni. Come è possibile, essendo l unica certezza che ci accompagna dalla nascita? ....i cerchi hanno molto da insegnarci. È un cerchio anche il ciclo del nostro respiro,ad esempio. Cominciamo da lì. Respiriamolo, per prima cosa, il mistero della nostra vita. Accoglierlo, il Cerchio della Vita, per Essere Bene.
0 Comments
Leave a Reply. |
E' Tempo per...Cose da Dire Archivi
July 2024
Categorie |
Grazie per aver visitato il blog!
|
Telephone+39 338 860 3928
|
|