Il Rapporto Italia 2017 di Eurispes riferisce che la Medicina non Convenzionale è utilizzata da un italiano su 5 (21,2%), +6,7% rispetto al 2012, e che l’Omeopatia è la più popolare fra le terapie (76,1%). E' la seconda medicina al mondo, seconda soltanto alla medicina convenzionale, diffusa nel mondo in più di 80 paesi, e la prima medicina complementare in Europa. L’ISTAT con i due studi “Tutela della salute e accesso alle cure” (luglio 2014) e “Cura e ricorso ai servizi sanitari” (aprile 2015) ha riportato che in Italia utilizzano regolarmente farmaci omeopatici circa 2 milioni e 452 mila di persone (circa 4,1% della popolazione), posizionando gli Italiani al terzo posto in Europa dopo Francia e Germania.
L’agopuntura (29,6%) si colloca al quarto posto nelle cosiddette cure alternative, dopo fitoterapia ed osteopatia. Tutto ciò, in un momento economicamente difficile, in cui pagare per la propria saluta costa più di ieri: fa riflettere il dato su chi è stato costretto a tagliare le spese mediche (38,1%, +3,9% rispetto all'anno precedente). Un'interpretazione è che comunque la medicina cosiddetta tradizionale non basta a rispondere alla richiesta di salute delle persone. Perchè? Una prima chiave di lettura è legata al dato che quasi la metà del campione (48,9%) indica una scarsa disponibilità del personale medico ed infermieristico. Cioè tempo. Dedicare tempo è la prima "cura" ed ahimè il nostro sistema sanitario, tra liste di attesa e riduzione degli organici, di tempo da dedicare alla gente ne ha sempre meno. Oltre a ciò, mi permetto di affermarlo da medico che esercita sia la medicina tradizionale che quella complementare, la medicina è una. Non ha senso curare, in Italia nel 2020, una polmonite con l'agopuntura, ma ne ha ancora meno usare il tavor per dormire o lo spasmomen per la colite "nervosa". E' assolutamente necessario garantire accesso alle cure d'urgenza ed a quelle chirurgiche attraverso il Sistema Sanitario Nazionale. Ma quanta e quanta gente ormai soffre per disturbi legati allo stress? Chi si farà carico di coloro che soffrono di cefalea cronica, disturbi digestivi non classificabili ma invalidanti, cistiti senza causa, dolori inspiegabili, insonnia, depressione? La medicina è una. A ciascuno dovrebbe offrire ciò che a lui è serve. Offrirlo, in Italia nel 2020, è una sfida aperta. he la Medicina non Convenzionale è utilizzata da un italiano su 5 (21,2%), +6,7% rispetto al 2012, e che l’Omeopatia è la più popolare fra le terapie (76,1%). E' la seconda medicina al mondo, seconda soltanto alla medicina convenzionale, diffusa nel mondo in più di 80 paesi, e la prima medicina complementare in Europa. L’ISTAT con i due studi “Tutela della salute e accesso alle cure” (luglio 2014) e “Cura e ricorso ai servizi sanitari” (aprile 2015) ha riportato che in Italia utilizzano regolarmente farmaci omeopatici circa 2 milioni e 452 mila di persone (circa 4,1% della popolazione), posizionando gli Italiani al terzo posto in Europa dopo Francia e Germania. 2, e che l’Omeopatia è la più popolare fra le terapie (76,1%). E' la seconda medicina al mondo, seconda soltanto alla medicina convenzionale, diffusa nel mondo in più di 80 paesi, e la prima medicina complementare in Europa. L’ISTAT con i due studi “Tutela della salute e accesso alle cure” (luglio 2014) e “Cura e ricorso ai servizi sanitari” (aprile 2015) ha riportato che in Italia utilizzano regolarmente farmaci omeopatici circa 2 milioni e 452 mila di persone (circa 4,1% della popolazione), posizionando gli Italiani al terzo posto in Europa dopo Francia e Germania. riferisce che la Medicina non Convenzionale è utilizzata da un italiano su 5 (21,2%), +6,7% rispetto al 2012, e che l’Omeopatia è la più popolare fra le terapie (76,1%). E' la seconda medicina al mondo, seconda soltanto alla medicina convenzionale, diffusa nel mondo in più di 80 paesi, e la prima medicina complementare in Europa. L’ISTAT con i due studi “Tutela della salute e accesso alle cure” (luglio 2014) e “Cura e ricorso ai servizi sanitari” (aprile 2015) ha riportato che in Italia utilizzano regolarmente farmaci omeopatici circa 2 milioni e 452 mila di persone (circa 4,1% della popolazione), posizionando gli Italiani al terzo posto in Europa dopo Francia e Germania. ' la seconda medicina al mondo, seconda soltanto alla medicina convenzionale, diffusa nel mondo in più di 80 paesi, e la prima medicina complementare in Europa. L’ISTAT con i due studi “Tutela della salute e accesso alle cure” (luglio 2014) e “Cura e ricorso ai servizi sanitari” (aprile 2015) ha riportato che in Italia utilizzano regolarmente farmaci omeopatici circa 2 milioni e 452 mila di persone (circa 4,1% della popolazione), posizionando gli Italiani al terzo posto in Europa dopo Francia e Germania.
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