"Beati quelli che desiderano ardentemente ciò che Dio vuole, perché Dio esaudirà i loro desideri." Matteo, cap 5. Bella fregatura. Così non posso desiderare un bel niente,allora. E come faccio a sapere ciò che Dio desidera? Mica posso chiederglielo. O si?
La filosofia Yoga parla di Santosha. Stare in quello che c'è, accogliere senza volere aggiungere niente di proprio, neanche il giudizio. Il mondo ci manda tutto. Ciò che piace e ciò che non piace. Ci manda cose impegnative e ci manda cose addirittura terribili. Non ci viene chiesto di rimanere indifferenti. Di distaccarci in maniera stoica. Ci viene chiesto di non reagire. Di non giudicare. Di considerare che ciò che arriva, arriva per farci da specchio, in maniera che possiamo interrogarci. Arriva per insegnarci qualcosa di noi stessi. Questo è Accogliere. Dalla posizione di "accoglienza" è possibile la libertà: scegliere di non fare nulla o di fare qualcosa, in linea con la propria Verità. Di fare qualcosa, nell'assenza di aspettativa. Ciò che farò sarà per me stesso, per rispondere alla mia esigenza di Verità, per essere me stesso. Non mi aspetto plauso, sostegno, riconoscimento. Dalla posizione di "reazione", non c'è alcuna libertà. Ogni reazione, anche quella più appropriata e plausibile ad una palese ingiustizia, ha zero gradi di Libertà. "Conoscerete la Verità e la Verità vi farà liberi" dice San Giovanni. Ed è la Verità, quella che ricerchiamo nel Silenzio della nostra Meditazione.
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E' Tempo per...Cose da Dire Archivi
October 2024
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