I cibi ultraprocessati sono collegati a malattie del cuore, tumore e diabete. Esistono ora evidenze anche per depressione e demenza.
Si tratta di cibi artificialmente zuccherati o salati o insaporiti per renderli appetitosi: merendine, chipster, bevande gassate, hamburger, pizze e altri alimenti confezionati. Ci sono evidenze scientifiche che creino dipendenza (comunque basta provare a bere per qualche giorno una cola o un the' arricchito anche con dolcificanti diversi dallo zucchero) e sono una pandemia: il 60% del cibo USA è ultraprocessato; il 14% degli adulti e 12% dei giovani, in USA, sono dipendenti. https://www.bmj.com/content/383/BMJ-2023-075354 Una pandemia con un giro di miliardi che rendono "complicato" affrontare il tema. Oltretutto è poco fattibile eseguire studi che dimostrino una causa-effetto chiara, anche da un punto di vista di etica scientifica (l'etica commerciale è un altro mondo, evidentemente), visto che occorrerebbe seguire una dieta "questionabile" per lunghi periodi di tempo. Per cui dobbiamo accontentarci di studi di associazione. Che cominciano a diventare imbarazzanti, per la mole di dati raccolti contro questo tipo di dieta. Ultimamente, sono uscite evidenze anche di un danno mentale dall'utilizzo di tali "alimenti": lo studio ha convolto 300,000 persone in 70 paesi dimostrando che il 53% di coloro che mangiavano questi cibi più volte al giorno soffriva di malessere mentale rispetto al 18% di chi non li usava. https://sapienlabs.org/consumption-of-ultra-processed-food-and-mental-wellbeing-outcomes/ E addirittura si può arrivare alla demenza: aumentare del 10% il consumo di questi cibi farebbe aumentare il rischio di malattia del 25% e viceversa https://www.neurology.org/doi/10.1212/WNL.0000000000200871 Il corpo è il nostro mezzo per traghettarci nel cammino della nostra esistenza, meglio possibile. Portiamo attenzione a trattarlo meglio possibile.
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E' Tempo per...Cose da Dire Archivi
October 2024
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