Cura straordinaria...

Praticare medicina cinese significa anche incontri straordinari.
Sun Si Miao è una figura leggendaria della medicina cinese.
Vissuto a cavallo del VII-VIII secolo D.C., ha scritto trattati con migliaia di formule fitoterapiche e di agopuntura. Davvero il nome dell’opera è valevole: Ricette per le emergenze che valgono mille ducati d’oro.
Le sue proposte per l’uso dell’agopuntura nella cura delle malattie mentali sono innovative, per i tempi. Così come la classificazione che ne sta a monte: distingue situazioni di progressivo isolamento dalla realtà; di perdita di controllo delle emozioni; di stati simil epilettici; di stati maniacali e catatonici.
Ma tutto questo, chissà, l’AI potrebbe farlo, se avesse accesso a un data base enorme, come quello che l’antico collega si procurò col lavoro di una vita. E potesse (un po' inquietante) sperimentarle.
Sun Si Miao fu un maestro spirituale. Per lui era impensabile non essere assolutamente in equilibrio prima di curare un paziente.
Questo è logico in un sistema di cura millenario che considera la rottura dell’equilibrio alla base di ciò che definiamo “malattia”.
E in realtà richiama tutti noi medici contemporanei a doveri etici: è illogico parlare di alimentazione corretta, di astensione dalle cattive abitudini e dagli abusi, senza proporsi come modelli per coloro che si affidano alle nostre cure.
Sun Si Miao scrive: “Chi si pone in diritto di trattare malattie, deve essere sereno e mentalmente centrato. Non lasciarsi fuorviare da desideri e aspettative, ma piuttosto sviluppare un’attitudine di compassione. Alla base dell’atteggiamento terapeutico c’è l’intenzione ferma e sincera di prendersi cura di ogni creatura vivente”.
Esisterà una straordinaria futura generazione di AI in grado di farlo?