Mangiare carne rossa (affettati in specie) aumenterebbe il rischio di demenza del 13%, e di declino della memoria e capacità cognitive in generale . E' quanto emerge da uno corposo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Neurology. Circa 133mila persone seguite fino a 43 anni.
https://doi.org/10.1212/WNL.0000000000210286 Il confronto è stato tra chi mangiava più di una porzione da 100 g di carne rossa due volte alla settimana e chi ne mangiava meno di due porzioni al mese. La buona notizia è che mangiare invece pesce, noci/legumi e pollo riduce il rischio di demenza del 28%, 19% e 16% rispettivamente. Già altri studi hanno evidenziato il rischio di malattie cardiavascolari e diabete, correlato con l'assunzione di carne rossa trattata. Da considearare i limiti di studi eseguiti spesso con interviste telefoniche e in popolazione nordamericana, dove hamburger e hotdog spesso hanno una qualità infima. Più infima del pesce, ormai ricco di metalli pesanti, e antibiotici, se allevato. Più infima ancora del pollo che pure non gode di buona fama, in quanto a condizioni di allevamento. Da considerare altresì che mentre gli affettati ormai sono considerate veramente dannosi (cancerogeni), se probabilmente lo studio avesse considerato persone che mangiano animali nutriti a dovere in ambienti non inquinati i risultati potrebbero essere stati diversi. Il messaggio potrebbe essere: se siete allevatori illuminati o intimi di allevatori illuminati, la bistecca potrebbe essere salutare, così come il pollo e il pesce; altrimenti i legumi di qualità sono potenzialmente più salutari. Higher intake of red meat, particularly processed red meat, was associated with a higher risk of developing dementia and worse cognition.
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January 2025
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