Quale umanità abiterà la terra nel 2025? Ovviamente più o meno quella del 2024. Quindi è improbabile aspettarsi cambiamenti, no?
Ci continueranno ad aspettare ad ogni angolo sofferenza, ansia, frustrazione, rabbia, guerra, accaparramento, soppruso? Si. E no. Nessuno ci salverà da noi stessi. Ogni leader invecchia e passa. Ogni cambiamento ci riporta al punto di partenza. Ogni nuovo sistema economico-politico-sociale diventa vecchio. Però. Si racconta del fenomeno della centesima scimmia. Non è necessario che tutta una popolazione o una razza impari qualcosa perchè venga assimilata in cultura. E' sufficiente una "massa critica" ed improvvisamente qualcosa cambia per tutti. Può essere lavare le patate in mare per renderle più saporite, come nel caso delle scimmie giapponesi, nell'esperimento del 1952. www.pensierodelgiorno.blog/sincronicita-esempio-ed-esperimento-il-fenomeno-della-centesima-scimmia/www.pensierodelgiorno.blog/sincronicita-esempio-ed-esperimento-il-fenomeno-della-centesima-scimmia/ Oppure può essere imparare ad utilizzare l'intelletto invece della mente. La mente=competizione vuole sopravvivere ed allora ecco inevitabilmente sofferenza, frustrazione, rabbia, ansia, guerra, accaparramento, soppruso. L'intelletto=discriminazione vuole essere in pace ed allora ecco condivisione, cooperazione, accoglienza, sorriso, serenità. Certo, è un Cammino. Che richiede applicazione. In quella direzione guardano tutte le grandi tradizioni spirituali della Terra. Cristiani, Ebrei, Musulmani, Indù, Buddisti, se vogliamo usare etichette. Ci sono tecniche come la meditazione che lentamente lentamente plasmano la mente perchè raggiunga le frequenze necessarie al "passaggio". Ad alcuni, in effetti, accade improvvisamente, dopo uno shock o una cosiddetta malattia (vedi Saulo/Paolo sulla via di Damasco). La nuova Umanità è Dentro ciascuno di noi. Scimmia dopo Scimmia, fino ad arrivare alla massa critica che renderà superflue televisioni, social, media e soprattutto giudizi, opinioni, partiti, fazioni. UNA UMANITA'. Qualcuno dice che l'unico cambiamento possibile sia quello dentro di noi. Che sia augurio per il 2025.
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Il Tai Chi aiuta a mantenere la memoria nella popolazione anziana. Uno studio pubblcato su una prestigiosa rivista medica ha messo a confronto circa trecento persone con problemi di memoria, ma senza diagnosi di demenza. Una parte eseguiva esercizi di stretching, il rimanente praticava Tai Chi, due volte alla settimana, specie via zoom (non in presenza, ma online). Questi ultimi, a sei mesi ed un anno, hanno avuto un significativo miglioramento, mentre lo stretching non ha dato alcun risultato sulle prestazioni mentali.
Interessante, coloro che seguivano un progamma più avanzato e complesso avevano i benefici migliori. L’applicazione premia. La mente va allenata, esattamente come il corpo, e la distizione tra i due si va facendo sempre più tenue. Medicalizzare tout court la terza età significa non assumersi appieno responsabilità circa la propria salute. https://www.acpjournals.org/doi/10.7326/M23-1603 Adding mental exercises to tai chi boosts memory, cognition, and executive function in older adults with mild cognitive impairment (MCI) for up to 48 weeks, a new study shows. MEDSCAPE https://www.medscape.com/viewarticle/998328?_gl=13eh1ci_gcl_au*ODQxMzQzOTI3LjE3Mjk0NDYzODM. Pubblicato in Le microplastiche sono residui di oggetti in plastica che si sminuzzano, ma non si degradano. Derivano dalle bottiglie d'acqua e dall'impacchettamento dei cibi.
Dopo essere stati ritrovati nei nostri polmoni, nel fegato, nel sangue e nel cuore, ora una ricerca scientifica ne ha evidenziato tracce nel cervello. Come difendersi? A fatica. Intanto preferire i contenitori in vetro; utilizzare filtri d'acqua invece che le bottiglie di plastica; acquistare quando possibile cibi non impacchettati con plastica. Cominciamo così per dare un piccolo ma non così piccolo segnale all'industria https://www.medscape.com/viewarticle/microplastics-have-been-found-human-brain-now-what-2024a1000ln0?ecd=WNL_mdpls_241206_mscpedit_fmed_etid7060909&uac=286146CT&spon=34&impID=7060909 Microplastics have been found in the lungs, liver, blood, and heart. Now, researchers report they have found the first evidence of the substances in human brains. In a recent case series study that examined olfactory bulb tissue from deceased individuals, 8 of the 15 decedent brains showed the presence of microplastics, most commonly polypropylene, a plastic typically used in food packaging and water bottles. La morte non è il contrario delle vita, semmai è l'opposto della nascita. Una fase della nostra esistenza in cui siamo fragili ed a cui non arriviamo probabilmente sufficientemente preparati.
Eppure il paradosso è che dovremmo: sappiamo che la morte ci aspetta da quando nasciamo. La meditazione può aiutarci nelle fasi avanzate di malattia. Un lavoro scientifico pubblicato sulla rivista BMC Palliative Care ha valutato l'effetto delle pratiche di meditazione (mindfullness) in 55 esseri umani con prospettiva di vita per malattia tumorale inferiore a 12 mesi. I risultati hanno dimostrato un effetto positivo sulla qualità di vita ("serenità?"). A group structured mindfulness intervention improves existential well-being and advance care planning self-efficacy in patients with advanced cancer. Patients also may show moderate improvements in psychological outcomes, and their caregivers show improved quality of life following mindfulness training. www.medscape.com https://doi.org/10.1186/s12904-024-01564-7 |
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