Meditare fa bene alla salute. E' un approccio un pò riduttivo, ma pragmatico.
Il Ministero della Salute USA (NIH), a proposito di pragmaticità, ne è così convinto che ha creato una sezione dedicata, in cui si trovano le informazioni scientifiche in divenire. https://www.nccih.nih.gov/health/meditation-and-mindfulness-effectiveness-and-safety#:~:text=How%20popular%20are%20meditation%20and,4.1%20percent%20to%2014.2%20percent. Dal 2002 al 2022, le persone che meditano sono raddoppiate negli USA, passando dal dall'8% al 17% della popolazione. Studi scientifici documentano come la meditazione (detta anche mindfullness, per modernizzare una pratica antica come l'uomo) sia utile nell'ansia, nella depressione, nella gestione del dolore cronico e nel recupero da dipendenze, come il fumo e l'alcool. E possibilmente nella gestione del peso e della pressione arteriosa. Per rimanere in un ambito prettamente scientifico, la pratica della meditazione "rimodellerebbe" i circuiti cerebrali, come creare nuovi solchi salubri e virtuosi, più profondi delle nostre vecchie care dannose abitudini. Per andare oltre, la pratica della meditazione ci riconnette alla nostra sorgente, il Respiro. Ed, ancora più profondamente, alla sorgente del Respiro. Qui termina il campo della razionalità scientifica e si entra nel regno della metafisica. Se ne può fare, a meno. O forse no, se pensiamo a come ansia e depressione siano la vera "pandemia" della società occidentale. Davvero posso fare a meno di rispondere alla domanda: Chi sono Io veramente? Meditation and mindfulness practices may have a variety of health benefits and may help people improve the quality of their lives. Recent studies have investigated if meditation or mindfulness helps people manage anxiety, stress, depression, pain, or symptoms related to withdrawal from nicotine, alcohol, or opioids.
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Mangiare carne rossa (affettati in specie) aumenterebbe il rischio di demenza del 13%, e di declino della memoria e capacità cognitive in generale . E' quanto emerge da uno corposo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Neurology. Circa 133mila persone seguite fino a 43 anni.
https://doi.org/10.1212/WNL.0000000000210286 Il confronto è stato tra chi mangiava più di una porzione da 100 g di carne rossa due volte alla settimana e chi ne mangiava meno di due porzioni al mese. La buona notizia è che mangiare invece pesce, noci/legumi e pollo riduce il rischio di demenza del 28%, 19% e 16% rispettivamente. Già altri studi hanno evidenziato il rischio di malattie cardiavascolari e diabete, correlato con l'assunzione di carne rossa trattata. Da considearare i limiti di studi eseguiti spesso con interviste telefoniche e in popolazione nordamericana, dove hamburger e hotdog spesso hanno una qualità infima. Più infima del pesce, ormai ricco di metalli pesanti, e antibiotici, se allevato. Più infima ancora del pollo che pure non gode di buona fama, in quanto a condizioni di allevamento. Da considerare altresì che mentre gli affettati ormai sono considerate veramente dannosi (cancerogeni), se probabilmente lo studio avesse considerato persone che mangiano animali nutriti a dovere in ambienti non inquinati i risultati potrebbero essere stati diversi. Il messaggio potrebbe essere: se siete allevatori illuminati o intimi di allevatori illuminati, la bistecca potrebbe essere salutare, così come il pollo e il pesce; altrimenti i legumi di qualità sono potenzialmente più salutari. Higher intake of red meat, particularly processed red meat, was associated with a higher risk of developing dementia and worse cognition. |
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